Oltre un milione di capi tessili sono stati sequestrati tra San Giuseppe Vesuviano e Piazzolla di Nola (Napoli), nel corso di un’operazione congiunta dei vigili urbani di San Giuseppe Vesuviano, Nola e Terzigno, carabinieri dell’ispettorato capi-1del lavoro e guardia di finanza di Nola. Nel corso dell’operazione e’ stato denunciato l’amministratore di un’azienda che confeziona articoli tessili per la casa, e sono stati anche sequestrati interi capannoni abusivi, su un’area di circa 4mila metri quadrati, dove lavoravano dieci persone (delle quali quattro provenienti dal Bangladesh sprovviste di regolare permesso di soggiorno), tutte senza contratto di lavoro. L’operazione e’ partita dopo che i caschi bianchi di San Giuseppe Vesuviano, coordinati dal comandante Ciro Cirillo, hanno trovato centinaia di bustoni abbandonati ripieni di scarti tessili, tra i quali sono state trovate etichette che hanno portato all’individuazione di alcune aziende aventi sedi a Terzigno, collegate ad un’azienda di Avella operante a Piazzolla di Nola. Alla fine i vigili urbani dei tre comandi interessati, insieme a carabinieri e guardia di finanza, hanno fatto irruzione nei capannoni a Piazzolla di Nola, dove hanno riscontrato numerose irregolarita’, dalla totale assenza di autorizzazioni edilizie, alla presenza di un deposito incontrollato sul suolo di rifiuti speciali e non sono stati esibiti formulari di identificazione rifiuti per lo smaltimento. Anche i macchinari non erano conformi alla legge, e mancava la certificazione antincendio. La merce rinvenuta, piu’ di un milione di articoli, e’ risultata in parte contraffatta e sprovvista di documentazione fiscale. Per il titolare dell’azienda e’ quindi scattata la denuncia in stato di liberta’ alla Procura della Repubblica di Nola in quanto ritenuto responsabile anche di sversamento illecito di rifiuti speciali.