“La Regione sospenda la delibera che depotenzia il percorso terapeutico dei bambini affetti da
disturbi dello spettro autistico con un taglio alle ore di cura
ed estromettendo figure professionali fondamentali come quelle
dell’educatore socio-pedagogico e del pedagogista. Non e’
pensabile che si decida di fare cassa a spese di bambini e
adolescenti tra i piu’ vulnerabili, che vanno assistiti fin dalla
diagnosi con progetti di sostegno integrati e multidisciplinari.
Senza contare che in alcun modo si garantisce la continuita’
terapeutica nel passaggio all’eta’ adulta. Ne’ si puo’ fare a meno
di professionalita’ che si sono dimostrate indispensabili
affinche’ il progetto riabilitativo si integri con la dimensione
sociale e l’inclusione scolastica, nell’ambito di un “Percorso
diagnostico terapeutico assistenziale” previsto dai Lea e
sostenuto dalla Convenzione Onu. Eppure, tra i primi effetti
della delibera, appena ieri l’Asl Napoli 1 ha sospeso ben 22
educatori in quanto non iscritti ad alcun albo di professionisti
sanitari, sebbene siano stati selezionati e assunti proprio per
integrare il programma terapeutico con competenze non sanitarie.
Alla luce delle non poche perplessita’ manifestate in questi
giorni da associazioni di categoria e comitati di genitori di
pazienti autistici, la Regione ha il dovere di recepirne le
istanze e di sospendere il provvedimento, valutandone le
opportune modifiche. Al riguardo abbiamo gia’ depositato una
proposta di modifica in Commissione Sanita’ “. Cosi’ la capogruppo
regionale del Movimento 5 Selle Valeria Ciarambino e il
consigliere regionale M5S Vincenzo Ciampi, a margine della
seduta della Commissione Sanita’ , i cui lavori sono stati
aggiornati ai prossimi giorni.
“I bambini autistici vanno assistiti in maniera efficace fin dai
primi anni di vita, per garantire loro di recuperare margini di
autonomia. La speranza di garantire loro un’autonomia passa per
percorsi terapeutici sui quali non possiamo permettere che sia
praticato alcun taglio, anche perche’ quello che oggi appare un
risparmio, alla lunga, quando saranno adulti non ben assistiti,
diventera’ un costo maggiore per la Regione. Auspichiamo che alla
prossima seduta, convocata per dar seguito agli impegni con le
associazioni dei genitori, sia presente anche la giunta con gli
assessori e i dirigenti regionali alla Sanita’ e alle Politiche
sociali, oggi per l’ennesima volta assente ai lavori, sebbene al
centro della discussione ci fosse il destino di cittadini
fragili e delle loro famiglie”.