“L’impugnativa della legge sui servizi per i disturbi dello spettro autistico da parte del Governo e’ una doccia fredda per migliaia di famiglie di bambini affetti da autismo e patologie neuropsichiatriche, che da anni aspettano assistenza e supporto. Ancora una volta l’approssimazione della politica si riverbera sulle fasce piu’ deboli e piu’ bisognose di assistenza”. quanto dice Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale e componente della Commissione Sanita’à. ”Un’approssimazione – aggiunge – che ha portato il Governo a
impugnare la legge sui servizi per i disturbi dello spettro autistico in quanto la stessa, come motiva in una nota il Consiglio dei ministri, reca disposizioni ‘che interferiscono con le funzioni del Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario della Regione Campania’. Eppure lo stesso Commissario ad acta, De Luca, aveva dato il suo imprimatur a quella legge e presenziato a eventi e convegni per intestarsi quel risultato. Sui principi di incostituzionalita’à, durante la discussione della legge, come Movimento 5 Stelle avevamo piu’ volte mosso obiezioni, tutte cadute nel nulla. Ma nonostante i tanti dubbi, avevamo voluto fornire un forte contributo a quella proposta. Cio’ che resta, oggi, e’ l’amarezza enorme per aver perso due anni in una battaglia al fianco di tante famiglie che da anni lottano per districarsi tra le maglie di un sistema disorganizzato e incapace di fornire assistenza qualificata. Famiglie che oggi sono le uniche vere sconfitte nell’interminabile braccio di ferro tra De Luca e il ministro Lorenzin”. “Cio’ che adesso ci preme di piu’ – sottolinea Ciarambino – e’ che si possa trovare in fretta una soluzione, affinche’é un tema cosi’ delicato sia regolamentato una volta per tutte. Una materia
sulla quale, come Movimento 5 Stelle, siamo riusciti a far
approvare in sede di commissione quasi 70 emendamenti, mettendo
in primo piano la centralita’à del ruolo delle famiglie e di chi
vive in prima persona questa problematica nella scelta del
percorso terapeutico, la formazione di famiglie e operatori
scolastici, oltre alla formazione degli operatori sanitari,
pediatri e medici di base. Inoltre, eravamo riusciti ad
affermare il principio della continuita’à terapeutica in tutti gli
ambiti di vita e nel passaggio dall’eta’à infantile all’eta’à
adulta, tenuto conto che, secondo la normativa attuale, dal
compimento del 18esimo anno di vita il paziente affetto da
autismo va in carico ai centri di salute mentale, perdendo un
importante riferimento assistenziale che lo ha accompagnato per
tutta la vita”.
“In queste ore – conclude il capogruppo M5S – sono stata
contattata da tante associazioni e famiglie, disorientate e
disperate per quanto accaduto. A queste persone dobbiamo dare
una risposta immediata. Il Commissario ad acta si assuma la
responsabilita’à di farlo, senza aspettare un solo giorno”