Lunedì 24 giugno si inaugura, nell’Aula Multimediale del Frullone (ore 14.00) il progetto di formazione organizzato
dal coordinamento del network epatologico aziendale, un percorso che ha l’obiettivo di “formare” i familiari
(caregivers) che prestano cure e assistenza ai pazienti epatopatici cronici. In linea con gli indirizzi del Governo
Regionale, l’ASL Napoli 1 Centro risponde ai bisogni dei cittadini offrendo informazioni, consigli pratici e
formazione affinché chi si prende cura di un proprio caro possa farlo nel migliore dei modi e possa affrontare questo
difficile compito con la dovuta serenità.
«L’obiettivo – spiega il Commissario Straordinario Ciro Verdoliva – è dunque quello di promuovere un progetto
basato sulla Medicina Proattiva, offrendo risposte anche alle esigenze latenti dei nostri assistiti. Lo facciamo con il
supporto dei Presidi Ospedalieri e dei Distretti Sanitari di base consapevoli delle complicanze che la malattia epatica
cronica comporta e delle ricadute sulla qualità di vita non solo dei pazienti, ma anche delle loro famiglie. Per questo
nel percorso diagnostico terapeutico sono coinvolte figure professionali e sedi diverse di cura (Medici di Medicina
Generale in Aggregazioni Funzionali Territoriali c.d. A.F.T., Presidi Ospedalieri e Distretti Sanitari di Base), figure
che grazie a questo progetto potranno avvalersi di una qualificata “sorveglianza” da parte degli stessi caregivers».
Un modello che per funzionare ha bisogno di una precisa organizzazione gestionale, utile a far lavorare in sincrono
i Presidi Ospedalieri e i Distretti Sanitari di base, ma anche di una spinta collaborazione tra specialisti diversi, figure
sanitarie e sociali, tra medici e infermieri. Al centro, come sempre dovrebbe essere, ci sarà la salute e le esigenze
del paziente e dei suoi congiunti.
Per comprendere l’importanza dell’iniziativa basti pensare che diversi milioni di persone in Europa hanno contratto
l’Epatite B e l’Epatite C che sono tra le principali cause di epatopatia cronica. Inoltre per quanto riguarda l’epatite
cronica virale da virus dell’epatite C, secondo i dati relativi al 2018, la Regione Campania ha erogato più di 20.000
trattamenti con nuovi antivirali ad alta efficacia clinica, ottenendo nel 98% dei casi risoluzione totale dell’epatopatia
C, molto diffusa nel nostro territorio. Di questi, l’ASL Napoli 1 Centro ha erogato, tramite i suoi quattro Centri
Prescrittori, circa 3.000 trattamenti terapeutici agli epatopatici afferenti al suo territorio o provenienti da altre
province campane, soddisfacendo il 14,3% della specifica richiesta assistenziale campana, a far data dal Decreto
regionale n°20/2015.
«L’esperienza di questa modalità di formazione per i caregivers di pazienti epatopatici cronici – commenta il Sub
Commissario Sanitario Anna Borrelli – è la prima in Campania. Il nostro auspicio è di poter giungere alla migliore
gestione dell’assistenza domiciliare al paziente durante le varie fasi della malattia, con il risultato di ridurre il
numero dei ricoveri impropri, ma anche di migliorare la qualità di vita della famiglia del paziente».