Connessioni Creative: abiti da sposa esclusivi riciclabili, tra l’alternativo ed il retrò Successo per la sfilata ed il momento culturale enogastronomico e degustativo di Campagna Amica Coldiretti
Un Wedding Party per le spose di fascino e classe, abiti riciclabili anche in altre occasioni importanti; accessori originali, i bouquet più nuovi fanno sfoggio di pop corn: tutto in passerella al Club 55 a Napoli. Applausi per le stiliste napoletane “Connessioni Creative” con le loro interessanti proposte e tutto ciò che serve per l’organizzazione del matrimonio.
L’abito da sposa in stile gitano che ha aperto il defilée, è firmato da Maria Euridice Grassi, tra il gitano ed il Liberty, composto da una gonna in tessuto morbido ed un corpino particolare, realizzato costruendo sul busto della modella uno scialle di seta con lunghe frange, ricamato tinta su tinta. Perfetto l’abbinamento ad una parure della linea “Indossare l’arte” della serie “Muse – le donne di Alphonse Mucha”. Applausi, tanti, anche le creazioni delle altre quattro brave protagoniste del gruppo Connessioni Creative con stili diversi e proposte variegate: Gabriella Gitto Eleonora Esposito, Monica Iacapraro, Raffaella Pastore.
L’evento, inserito nel programma “Marzo Donna 2016″ promosso dall’Assessorato alle Pari opportunità del Comune di Napoli, è stato caratterizzato da un momento degustativo con un variegato ed apprezzato buffet a base di prodotti tipici di alta qualità di provenienza locale, offerto dalle Aziende Sapori Vesuviani, Nonno Luigino, Mara Savoia e Le Torelle dell’Agrimercato di Campagna Amica di Coldiretti Napoli, rappresentata dal suo infaticabile addetto stampa ed esperto Nicola Rivieccio che ha fatto gli onori di padrone di casa nell’area ristorazione. Con la sua grande competenza in materia , Rivieccio ha intrattenuto gli ospiti, fornendo dettagliate ed interessanti informazioni sulle peculiarità dei prodotti gastronomici ed enologici in degustazione, catalizzando l’attenzione dei presenti sulle tematiche del mangiar sano.
Tra i presenti, Nicola Rivieccio di Coldiretti Napoli, il prof Maurizio Fraticelli dell’Università di Camerino, esponente di spicco della Medicina Estetica, i giornalisti Armando Giuseppe Mandile, Raffaele De Lucia, Antonio D’Addio, Teresa Lucianelli; Ornella D’Anna, Tina Nugnes, Luana Costagliola, Maria Consiglia Izzo, Anna Feroleto, Davide Guida, Annalisa Palmieri, Enrica Raia, gli imprenditori Luigi Carfora e Alfonso Somma, la pittrice ed esperta in Discipline olistiche Valeria Guida, Giusy Rocco, i modelli Nicola Coletta e Vincenzo Cannata, una delegazione della community Yelp Napoli, la fotoreporter Angela Acanfora. A presentare l’incontro, la blogger e giornalista Anna Pernice.
Gabriella Gitto, ha presentato quattro abiti da sposa su misura, romantici, eleganti e raffinati, fatti a mano e personalizzabili. Tra essi, una proposta minimalista in stile greco con gonna plissettata a mano da Alessandra Papoff, e con ricami a mano. Ancora, una gonna di raso di pura seta, e prezioso pizzo macramè interamente cucito a mano a formare disegni unici con l’antica tecnica dell’incrostazione; delizioso il plissè opera di Alessandra Papoff per un’impalpabile mantello di tulle di sicuro effetto. Poi, una proposta adattabile a varie occasioni: un vestito di base con una sopragonna di tulle staccabile che svela un secondo abito da utilizzare non solo per le nozze. Balzine di chiffon plissettato color pesca e crema sovrastano in un altro abito un’ampia gonna di tulle disseminata di leggerissimi fiori in tulle, realizzati a mano a comporre un capo estivo.
Eleonora Esposito, stilista di moda, vintage buyer e stylist dell’ handmade couture retrò e bon ton, sobriamente vintage, ha puntato su quattro outfit, due abiti lunghi, un completo top e gonna ed un abito corto. Gusto moderatamente romantico, ma allo stesso tempo moderno: linee pulite, bordi in pizzo strategicamente posizionati per esaltare la figura, tessuti in seta, in primis chiffon e cady. Abiti tagliati in vita, colletti anni ’60 e gonne scivolate con volumi esaltati dagli accessori elaborati in collaborazione con le altre artiste del collettivo: Paola Cirino, Maria Leone, Doriana Napoli ed Alessandra Papoff. Ancora gusto retrò e couture con elementi e materiali innovativi.
Monica Iacapraro con la sua passione di conservare oggetti e trasformarli, ha lanciato “Kose e Skose“, per la donna che ama abiti e accessori hand made originali. La smart collection “Diversamente Sposa“ denota uno stile incisivo ed estroverso: ogni creazione è resa preziosa dalla scelta di materiali innovativi. Nasce un “Fashion Puzzle”, collaborazione attiva col marchio VAZA di Sarah Liberti: le sue proposte sono realizzate con materie prime di origine alimentare. L’abito di Kose e Skose è perfino commestibile ed è completato esteticamente e concettualmente dal bouquet di “non fiori” di VAZA, estremamente originale.
La sfilata Raffaella Pastore con “Via col vento” di Affar-t, mostra abiti da sposa sostenibili Rossella e Tara. Il primo in taffetà ecrù dalle curve morbide, dedicato ad una sposa elegante e attenta alla sostenibilità. Tara, invece, è in organza e mussola, leggero e sbarazzino. I bouquet da sposa, colorati e realizzati con materiali imprevedibili e di effetto e gradevole impatto visivo, come i candidi pop corn, di Sarah Liberti. Elementi unici by Doriana Napoli, che elabora contaminazioni d’autrice di materiali con Paola Cirino, esperta della modellazione digitale e Giuseppina Saccone, appassionata dell’upcycler.
Bomboniere insolite, partecipazioni vintage e scritte a mano, segnaposto, mise en place e tableau marriage, materie prime non convenzionali, di recupero e pietre semipreziose di Maria Leone ed Elena Manocchio; artefici del progetto ri.Abito per abitazioni particolari e la “linea pop corn”. Set tematici di bomboniere per le nozze, sia grafici che artigianali coordinati alle tematiche alimentari, stile rock, Liberty con la collaborazione di Irene Russo, pittrice, illustratrice, graphic designer. Miniature dei principali monumenti della città su basi di plexiglass, accessori moda “Pleats & Plastic” inseriti nei plissè di Alessandra Papoff: materiale plastico lavorato come il vetro per i fiori dalle trasparenze iridescenti, su petali di plissè.
A cura di Teresa Lucianelli