La “fiamma” non si spegne con l’età: gli uomini e le donne rimangono sessualmente attivi anche a 70-80 anni e, per chi ha la fortuna di avere accanto un compagno amato, non mancano le effusioni tra baci e carezze. Lo rivela una ricerca di università di Manchester e NatCen Social Research, guidata da David Lee e pubblicata sulla rivista Archives of Sexual Behavior. Coinvolti oltre 7000 anziani che perlopiù non hanno mostrato reticenza alcuna a rispondere a domande dirette sulla propria vita sessuale. Oltre metà (54%) degli uomini e quasi un terzo (31%) delle donne over-70 riferiscono di essere sessualmente attivi e un terzo di questi rivela di praticare il sesso abbastanza di frequente – almeno due volte al mese. È emerso anche che molti 70-80enni sono ancora affezionati al partner, con il 31% dei maschi e il 20% delle femmine che riferiscono di baciarsi e coccolarsi di frequente. “Prima – spiega Giuseppe Paolisso della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) e rettore della II Università di Napoli – si pensava alla sessualità come una sfera dell’esistenza che viene inevitabilmente persa dopo i 50 anni; adesso non è più così. Poiché il sesso fa parte della vita di tutti noi, perderlo è come perdere un arto. Ne consegue – sostiene – che chi è in grado di protrarre la propria vita sessuale nel tempo, gode sicuramente di un migliore benessere psicofisico”. I problemi più frequenti lamentati dalle intervistate sessualmente attive sono le difficoltà nell’eccitarsi (per il 32%) e nel raggiungere l’orgasmo (27%), mentre per i maschi sono le difficoltà erettili (39%). Le malattie croniche e uno stato di salute globalmente non ottimale hanno ovviamente un impatto negativo sulla vita sessuale degli anziani, specie degli uomini. Per lui, chiaramente, spiega Paolisso, ha contribuito a ritardare il tramonto della vita sessuale la disponibilità di farmaci contro la disfunzione erettile; ma attenzione, specie per chi soffre di problemi cardiovascolari, questi farmaci potrebbero presentare brutte sorprese, anche un infarto. Ad ogni modo, il quadro è globalmente roseo e suggerisce che i cambiamenti fisici inevitabili dell’invecchiamento non portano necessariamente ad una diminuzione della funzione sessuale; inoltre che godere di una buona salute fisica e mentale, unitamente alla fortuna di avere un compagno per la vita sono condizioni associate al mantenimento dell’attività sessuale, indipendentemente dagli anni. Insomma, spiega Lee, non è tanto l’età a portare al raffreddamento sessuale, ma piuttosto problemi di salute e conflittualità di varia natura all’interno della coppia. A frenare maggiormente la sessualità degli anziani, sostiene Ferdinando Pellegrino, psichiatra Asl di Salerno, è, “un atteggiamento psicologico di ‘resa’. Specie per la donna, la sessualità può diventare un fastidio, e con gli anni lei tende ad assumere un atteggiamento di apatia, cui contribuiscono conflitti coniugali e monotonia, spegnendo complicità tra partner e desiderio