Una sconfitta maturata soprattutto nel primo tempo quella subito a Genova dal Napoli. Un problema che Carlo Ancelotti ha già messo nel mirino. “E’ successo in tre partite, adesso si dovrà fare una valutazione attenta di questo – ha ammesso il tecnico del Napoli -. Una volta può succedere, due volte può passare, la terza no.
Mi sembra esagerato che in tutte queste tre partite il primo tempo sia stato insufficiente”.
Ancelotti ha provato comunque a spiegare anche la prestazione dai due volti di questa sera. “Abbiamo avuto occasioni nella seconda parte che è stata completamente diversa dalla prima. La partita è stata condizionata troppo e anche il risultato, dal nostro atteggiamento nel primo tempo dove abbiamo regalato il primo gol, perso molti contrasti e molte seconde palle. La seconda parte – ha proseguito Ancelotti -è stata giocata. Abbiamo pressato e giocato con intensità, avendo anche delle opportunità. Non sempre si riesce a rimontare, questa volta ci abbiamo provato ma non ci siamo riusciti perché la prima parte è stata troppo negativa soprattutto dal punto di vista mentale”. Soddisfatto Marco Giampaolo che ha sconfitto per la prima volta in carriera Ancelotti. “Sono contento per la prova collettiva della squadra – ha detto -. Nemmeno io so ancora quale è il nostro reale valore perché la condizione fisica di almeno tre, quattro elementi è precaria, ne conosco i valori tecnici ma avevo dubbi sul piano della tenuta fisica. In più siamo stati costretti a fare sostituzioni non per scelta ma per
necessità. Col Napoli però non vinci se non fai una partita con
tanti contenuti tecnici, tattici, fisici e caratteriali”.
“La squadra – ha poi aggiunto Giampaolo- è stata brava a non
subire il Napoli, contro cui anche sul 3-0 a cinque minuti dalla
fine puoi rischiare. Voglio dire bravi e complimenti ai miei.
Sono contento perché un po’ più di ottimismo lascia spazio ai
dubbi dopo una partita persa”.
Giampaolo ha poi voluto elogiare alcuni elementi in
particolare “Tutti bravi ma a me piace menzionare Barreto: ne
vorrei avere dieci per senso di attaccamento e cuore. Poi
Tonelli dalla grande personalità e grande solidità. Ma bene
anche Saponara, Ekdal e Defrel la cui crescita è continua e
naturalmente Fabio Quagliarella per l’eurogol che ha segnato”.