Teresa Lucianelli
Riconoscimenti ai napoletani che rappresentano la positività partenopea e presentazione de “La Napoli che non muore”: un libro ed una associazione dedicati alla città e a chi ne porta alto il nome
“AncheTU”, riconoscimento de “La Napoli che non muore” ai migliori figli della città, ha visto riunito al Circolo Nautico Posillipo e poi a Palazzo Serra di Cassano nell’ambito dell’incontro Lions Club Napoli Svevo Napoli, di cittadini rappresentativi e testimonial della migliore Napoletanità, oltre che di un qualificato pubblico.
Tra i premiati, il maestro pizzaiolo Gino Sorbillo, al quale va il merito di essersi sempre impegnato nel far conoscere ed apprezzare attraverso l’antica tradizione della pizza napoletana, quanto di meglio Napoli può e sa offrire. Di lui è stato ricordato anche il carattere socievole, la sua disponibilità a favore delle fasce deboli, il suo amore per la città, requisiti presenti in tutti i premiati col riconoscimento “AncheTU” perché fondamentali nella scelta operata dai componenti dell’associazione promotrice “La Napoli che non muore”.
Anche attraverso Gino, la pizza napoletana è divenuta un simbolo che unisce, crea entusiamo, promuove l’immagine propositiva di Napoli e della sua cultura eno-gastronomica che ne è il fiore all’occhiello, in Italia e all’Estero.
Tra l’altro, unitamente ad altri otto amici pizzaioli è stato recentemente promotore del riuscito progetto di solidarietà “one pizza” che, attraverso la realizzazione di un calendario, ha consentito di raccogliere fondi per l’Ospedale Pediatrico Santobono.
Tra i destinatari del riconoscimento AncheTU, molti uomini e donne di Cultura. Questo primo mese del 2017 ha visto la consegna a giornalisti di spessore. Tra i vertici di categoria Mimmo Falco, vice presidente Ordine dei giornalisti della Campania, da sempre impegnato a favore della pluralità dell’informazione e nella diffusione delle migliori peculiarità partenopee, oltre che nelle rivendicazioni di settore ed a tutela di una verificata e quindi corretta opera divulgativa che garantisca al pubblico dei lettori, ascoltatori e tele-video-utenti, l’effettiva possibilità di fruire di notizie precise nel pieno rispetto dell’obiettività.
Poi, il giovanissimo giornalista e data manager cinematografico Armando Giuseppe Mandile. Del suo operato si sono interessati recentemente i principali organi d’informazione regionali ed anche nazionali per il suo impegno nel nuovo film-sfida “Dentro il silenzio” dedicato alla sordità infantile, del grande regista RAI e cinematografico Pino Sondelli. Il famoso maestro ha personalmente ricordato al qualificato pubblico i molteplici meriti del suo pupillo Armando, appassionato di montaggio, ripresa, fotografia cinematografica, enogastronomia; fotoreporter, e particolarmente impegnato nel sociale a favore delle fasce deboli.
“AncheTU” a Maria Consiglia Izzo, fondatrice e attiva responsabile dei siti Vanity Her (life style) e Gnam Gnam Style (enogastronomia) e dell’attiva associazione “Hobbisti Millemani”, oltre che appassionata di fotografia. Sempre nell’ambito giornalistico, Lydia Tarsitano, specializzata nella comunicazione legata al settore culturale, già direttrice di diverse testate giornalistiche e attualmente responsabile Ufficio Stampa Biblioteca Nazionale di Napoli che grazie alla sua opera oggi gode, attraverso un progetto mirato, di un’informazione di settore moderna. Antonio Grilletto, giornalista pubblicista ed autore di numerose pubblicazioni, ufficiale superiore dell’Esercito Italiano, insignito di molteplici riconoscimenti di alto rilievo, e nell’Osservatorio Anticamorra Area Nord.
Nicola Clemente, direttore responsabile di NapoliToday, da anni in prima linea nel denunziare le piaghe cittadine come le positività di una città bellissima connotata da molteplici realtà di alta valenza che la rendono unica. Eduardo Improta, cronista dalla lunga esperienza maturata sul campo, ed attento descrittore sulle pagine del giornale “Il Mattino” della quotidianità e della eccezionalità della metropoli.
Ed in tema di Cultura ed Arte, Carlo Postiglione, presidente e pilastro portante dell’associazione Megaris, ente di rilievo regionale che organizza il qualificato premio prossimo alla 26a edizione; fondatore e presidente anche dell’InterCral Campania, oltre che scenografo e pittore noto per i suoi esclusivi ed apprezzati “fumi di candela” che lo hanno reso noto e quotato artista da un quarto di secolo.
Ultima in ordine di tempo a ricevere il riconoscimento AncheTU per il settore dell’Informazione, Marina Alaimo, attiva a radio Siani, presidio Libera Ercolano, dove affronta argomenti e novità legate al mondo dell’agricoltura e del food del territorio regionale e particolarmente di quello Nolano. La sua rubrica “Acino Ebbro”, punta infatti a rendere conosciute le tante testimonianze valide e sane della “Terra dei fuochi”. A lei va il merito di aver appoggiato la scelta dei ragazzi di Radio Siani – operativa dall’appartamento sequestrato al boss Birra che la utilizzava per trasmettere messaggi in codice al clan – di diventare produttori di pomodorini e precisamente del “Pizzino Vesuviano”, coltivato sul terreno confiscato alla camorra, ricevuto in affidamento.
Ancora, tra i cittadini simbolo della Napoli positiva e propositiva, Enrico Fagnano, presidente Associazione “Parola abitata” che ha ricevuto il tributo dell’Associazione “Anche TU” per l’impegno nella sua attività di organizzazione di rassegne di poesia in Campania e Calabria attraverso cui diffonde le valenze settoriali della nostra regione e più in generale del Mezzogiorno.
Il riconoscimento “AncheTU” è stato consegnato in questo inizio d’anno eccellente anche ad un giovane simbolo partenopeo dello Sport: Antonio Esposito, 20 anni, campione mondiale di judo, in assoluto il primo italiano a vincere un campionato mondiale di categoria. Se è vero che di ori olimpionici la nostra regione grazie all’impegno dei nostri giovani, ne ha visti tanti, è da sottolineare che Antonio Esposito è stato il primo judoka a conquistare finalmente questo ambito titolo tanto agognato. Per questo “rappresenta un esempio di determinazione e stimolo nei confronti degli altri giovani ad impegnarsi con costanza, passione, coraggio ed abnegazione, concentrandosi al massimo sull’obiettivo da raggiungere perché è questo che paga sempre e consente di riscuotere i risultati desiderati”.
L’evento a Palazzo Serra di Cassano è stato anche dedicato alla presentazione di due libri scritti da soci Lions: “La Napoli che non muore”, un quattromani di Gianfranco Bellissimo e Costantino Maria Casilli e “Pinzillacchere”di Raffaele Zocchi.
In particolare, ne “La Napoli che non muore”, presentato anche nel salone per l’occasione gremito di pubblico del Circolo Posillipo, gli autori Gianfranco Bellissimo e Costantino Maria Casilli descrivono personaggi ed attività che rappresentano degnamente Napoli tanto da costituire delle Eccellenze. La parte iniziale è dedicata alle inefficienze – 28 pagine scritte da Gianfranco Bellissimo – La seconda, nelle sue oltre 200 pagine scitte a quattro mani insieme a Costantino Maria Casilli, alle eccellenze, ai personaggi, a Napoli con le sue bellezze e ricchezze storiche, naturali e culturali, alle attività di spicco anche attraverso interviste con i titolari.