Una donna di 70 anni di Spinea, ricoverata in terapia intensiva dopo essere stata punta da una zanzara tigre, è morta  all’ospedale All’Angelo di Mestre. Il sospetto è che possa aver contratto la Chikungunya. Sono in corso accertamenti in corso da parte dei sanitari mentre si è già proceduto ad una disinfestazione straordinaria. L’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità indica che dall’1 gennaio all’11 luglio 2024, al sistema di sorveglianza nazionale risultano 5 casi confermati di Chikungunya, tutti associati a viaggi all’estero, e nessun decesso.

Come proteggersi: regole auree per adulti e bambini

Per ridurre il rischio l’Iss ricorda l’importanza di usare repellenti e indossare pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto; usare zanzariere alle finestre; svuotare di frequente i contenitori con acqua stagnante e coprire quelli inamovibili; cambiare spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali e svuotare le piscinette per i bimbi quando non sono utilizzate. «Le zanzare sono attirate dagli zuccheri secreti con la sudorazione – spiega ai nostri microfoni il pediatra Gianfranco Trapani, referente per le Medicine Complementari nella Società Italiana di Pediatria (SIP) e per la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) – per cui è buona regola evitare di assumere o di somministrare ai bambini alimenti zuccherati, soprattutto quando si sa che si soggiornerà in ambienti a rischio di presenza di zanzare. È importante che gli indumenti coprano quante più zone del corpo possibile, e sarà bene quindi scegliere tessuti freschi come il lino e il cotone e optare per colori chiari, perché le zanzare sono attratte dai colori carichi e/o accesi. Tra i rimedi naturali – prosegue Trapani – esistono molti spray in commercio contenenti olii essenziali i cui profumi sono sgraditi alle zanzare, addirittura alcune acque di colonia hanno un effetto repellente e possono essere vaporizzate su abiti e lenzuola. Anche i granuli di Ledum Palustre – conclude – hanno una loro efficacia e possono essere somministrati tre/quattro volte al giorno, anche ai bambini».