“Poche morti dirette, ma un enorme rischio indiretto. Mentre tutti pensano, giustamente,
all’allarme coronavirus, i nostri figli rischiano grosso con
l’epidemia influenzale. In questo momento, in un silenzio
assordante, i dati Influnet relativi alla quinta settimana del
2020 parlano di un’incidenza di 40 casi su 1.000 per i bambini
al di sotto dei 4 anni, tre volte di piu’ dell’incidenza media
relativa a tutte le classi di eta'”. Cosi’ i pediatri di famiglia
della Fimp Napoli, per voce del vice presidente nazionale e
coordinatore provinciale Antonio D’Avino.
Gli studi dei pediatri di famiglia, sottolinea una nota,
“sono letteralmente presi d’assalto da genitori che non sanno
come affrontare l’emergenza, confusi dalle tante fake news che
stanno girando sul coronavirus”. L’invito dei pediatri di
famiglia e’ “a non lasciarsi prendere dalla psicosi per il
coronavirus, che di fatto nel nostro Paese – al di la’ dei due
casi acclarati – non ha contagiato nessun bambino”. “La vera
epidemia dalla quale guardarsi, che puo’ avere conseguenze molto
serie per i bambini, e’ quella influenzale. Un’epidemia per la
quale abbiamo il vaccino ma che, cosa assurda, non impieghiamo a
sufficienza”. D’Avino auspica che si possano, negli anni
prossimi e su tutto il territorio nazionale, programmare delle
campagne di vaccinazione antinfluenzale “universale” dedicate
almeno ai bambini che non hanno compiuto i sei anni di
eta’.