L’anticiclone africano portera’ un’ondata di caldo eccezionale in questi giorni in Italia anche
se le temperature roventi si sono fatte gia’ sentire e in vista
di una nuova settimana bollente gli esperti ricordano alcune
regole, rivolte a tutti ma in particolare a bimbi e ad anziani.
Sul sito del ministero della Salute il primo suggerimento e’ ,
durante un’ondata di calore, evitare l’esposizione diretta al
sole nelle ore piu’ calde (tra le 11 e le 18). A casa e sul
lavoro, schermare le finestre esposte a sud e a sud-ovest con
tende e oscuranti regolabili (persiane, veneziane) che blocchino
il passaggio della luce, ma non quello dell’aria. In caso di uso
dei condizionatori evitare di regolare la temperatura a livelli
troppo bassi rispetto a quella esterna. Una temperatura tra
25-27°C con un basso tasso di umidita’ e’ sufficiente a garantire
il benessere e non espone a bruschi sbalzi termici. Da impiegare
con cautela anche i ventilatori meccanici, che accelerano il
movimento dell’aria, ma non abbassano la temperatura ambientale;
per questo il corpo continua a sudare. Quando la temperatura
interna supera i 32°C, l’uso del ventilatore e’ sconsigliato
perche’ non e’ efficace per combattere gli effetti del caldo. Bere
acqua e mangiare frutta fresca e’ essenziale.
In auto, l’abitacolo va ventilato prima di un viaggio, ma la
temperatura va regolata su valori di circa 5 gradi inferiori a
quella esterna evitando di orientare le bocchette della
climatizzazione direttamente sui passeggeri. Naturalmente, non
lasciare mai neonati, bambini o animali in macchina, neanche per
brevi periodi. In generale, la temperatura corporea dei lattanti
e bimbi piccoli va controllata, abbassandola con una doccia
tiepida e quando possibile aprire il pannolino.
Ma il momento e’ di maggiori difficlta’ soprattutto per gli
anziani il cui organismo ha una capacita’ ridotta di mantenere
costanti alcuni parametri vitali come pressione arteriosa,
temperatura, equilibrio degli elettroliti, cioe’ dei sali
circolanti. In primo luogo, e’ necessario bere anche se non si
sente lo stimolo della sete. “Il consiglio – spiega Niccolo’
Marchionni, Ordinario di geriatria all’Universita’ di Firenze e
presidente della Societa’ italiana di cardiologia geriatrica
(SicGe) – e’ fissare la regola di un bicchiere d’acqua all’ora.
Si arriva cosi’ a un litro, un litro e mezzo, che e’ il minimo per
mantenere l’idratazione. Poi far rivedere dal medico di medicina
generale le terapie soprattutto per i problemi cardiovascolari:
cio’ che e’ necessario in inverno puo’ diventare eccessivo in
presenza di grande caldo che con la vasodilatazione provoca un
abbassamento della pressione. Nei trecento morti stimati in
Spagna per la canicola sono sicuramente prevalenti gli anziani,
perche’ la capacita’ di ammortizzamento di eventi stressanti
esterni (troppo caldo o troppo freddo) diminuisce all’aumentare
dell’eta’ “. Per l’esperto a uccidere non e’ il caldo in quanto
tale, ma cio’ che e’ correlato come sincopi (perdite temporanee di
coscienza) e cadute che possono provocare fratture.