I dati complessivi sugli incidenti stradali per il 2019 in Italia verranno rilasciati nelle
prossime settimane, ma una prima stima semestrale indicherebbe
un aumento del 1,3% di morti rispetti al dato del 2018, quando
ci sono stati 9 morti al giorno. “L’anno si e’ aperto con
incidenti gravissimi. Dobbiamo dirlo con chiarezza: non si guida
dopo aver assunto alcol, non ci sono vie di mezzo. Non e’
possibile affidare tutto alla sanzione, bisogna partire dalle
scuole”, afferma Giovanni Busacca, direttore del servizio di
polizia stradale.
Dal 2001 al 2018 si e’ passati da 7096 a 3334 morti: “la
battaglia non e’ perduta, l’Italia ha lavorato”, aggiunge
Busacca, parlando a margine di un incontro europeo sulla
sicurezza stradale alla Stampa Estera, organizzato dalla
Fondazione Ania. La media Ue e’ di 49 morti in incidente per
milione di abitanti, in Italia e’ piu’ alta, 55 morti, ma nel 2000
era quasi il doppio.
Che succede mettendosi alla guida dopo aver bevuto? “A 0,2 di
tasso alcolemico la capacita’ di distinguere i colori e la
visione laterale si riducono. Pensate a cosa accade dopo. Una
persona che trema non puo’ mettersi al volante, non e’ possibile
mettersi alla guida con una distorsione spazio-temporale”,
conclude.