Piu’ vicini a un vaccino orale per prevenire il diabete giovanile, una malattia autoimmunitaria che colpisce bambini e ragazzi: e’ partita, infatti, la seconda fase sperimentale dello studio clinico Pre-POINT coordinato da Joerg Hasford dell’Universita’ Ludwig Maximilians a Monaco. Obiettivo, valutare l’efficacia preventiva a lungo termine di un vaccino a base di insulina, testandolo su bimbi di 6-24 mesi a rischio di diabete giovanile perche’ hanno in famiglia uno o piu’ casi di malattia. Il diabete giovanile – o di tipo uno o insulino-dipendente – e’ una malattia autoimmune: il sistema immunitario va in tilt e causa la distruzione di una parte del pancreas – quella deputata alla produzione dell’ormone. Il paziente e’ costretto ad assumere insulina per regolare la glicemia. Di solito ha il suo esordio in giovane eta’, e vi e’ una certa familiarita’ per la malattia. Il vaccino si basa sulla somministrazione orale di dosi crescenti di insulina in modo che l’organismo impari a tollerare questa molecola e non ci sia una reazione autoimmunitaria. Si sceglie la somministrazione orale perche’ cosi’ l’insulina passa nel tratto digerente e viene ‘sminuzzata’ in frammenti che ilsistema immunitario impara a riconoscere come innocui. La prima fase sperimentale del vaccino, si legge in una nota dell’ateneo, e’ stata conclusa con successo dimostrandone sicurezza e tollerabilita’. In questa seconda fase sperimentale si andra’ a testare l’efficacia del vaccino orale. I bimbi prenderanno dosi crescenti (da 7,5 mg a 67,5 mg) per abituarsi pian piano all’insulina, (l’idea e’ la stessa dei vaccini contro le intolleranze alimentari). I bambini saranno seguiti a lungo termine per vedere se si ammaleranno di diabete o meno.