Ispirata ad Axel Munthe, apre ad Anacapri  una mostra che vede
decine di artisti internazionali esporre le loro opere tra
sculture, manoscritti e dipinti per ricordare il
medico-scrittore che soggiorno’ sull’isola azzurra alla fine
dell’Ottocento, nella residenza Villa San Michele che oggi
ospita un museo oltre che la sede del Consolato di Svezia. La
mostra “Axel Munthe e i pellegrini della bellezza” a cura di
Katriona Munthe sara’ introdotta dagli attori della compagnia di
Francesco Gori che interpreteranno dei Tableaux Vivants. Sulla
scia del Grand Tour, la mostra e’ dedicata a scrittori e
fotografi del Nord Europa che tra fine Ottocento e i primi
decenni del Novecento hanno soggiornato a lungo in Italia;
l’esibizione e’ organizzata da Katriona Munthe, psicoterapeuta e
nipote di Axel Munthe, con il contributo dell’intellettuale
catalano Roberto Fa’ bregas, direttore della Casa de Cultura Les
Bernardes.
Saranno esposti scritti, autografi e inediti, e illustrazioni
di personaggi del mondo anglosassone come Norman Lewis, David
Herbert Lawrence, Kevin Andrews, Henry Miller, Patrick Leigh
Fermor, Lawrence Durrell, nonche’ le fotografie artistiche del
tedesco Wilhelm Von Gloeden, realizzate a Taormina nel 1878.
Saranno inoltre presentate le opere di artisti contemporanei
come
Michele Iodice e Massimilliano Körnmuller, nonche’ le fotografie
del
catalano Jordi Mestre i Verges.
Gli organizzatori della kermesse sottolineano: “Nel giardino
di Villa San Michele appaiono, tra fiori e foglie, figure
stilizzate che sottolineano e mostrano i loro elementi di
divinazione in attesa che la natura faccia il suo percorso e le
abbracci
lentamente donando loro una nuova forma e una identita’
completa”. “Credo che i nostri “Pellegrini della Bellezza” –
afferma Katriona Munthe – inseguano quello spirito pagano che
riconosce le forze invisibili che muovono la vita. Comunicano
con noi, stabiliscono una connessione emotiva, intellettiva e
spirituale. Sono
entita’ divine che ci parlano in un’atmosfera dove si respira la
loro presenza”. “La domanda di fondo che ci siamo posti –
sottolinea la soprintendente di Villa San Michele, Kristina
Kappelin – e’ cosa sarebbero stati l’arte, la musica, la
letteratura, il teatro, il cinema e la cultura in senso lato,
senza il contributo dell’identita’ omosessuale. L’idea e’ quella
di rendere omaggio ai vari personaggi “limitless” e di
avanguardia, sia per il loro stile di vita, sia per le loro
aperture mentali, che hanno fatto la storia di Capri, come le
sorelle Wolcott-Perry, Jacques d’Adelswa’ rd Fersen, l’incredibile
Marchesa Luisa Casati Stampa e Axel Munthe, che,
della sua Villa, accolse Oscar Wilde quando fu allontanato
dall’hotel Quisisana perche’ in compagnia del suo amante Alfred
Douglas detto Bosie”.