“La guerra cambia il mare” e’ il tema della IV edizione delle Giornate del Mare di Limes, in programma a Napoli, Palazzo Reale, il 16 e 17 settembre. Esperti e decisori italiani e stranieri discuteranno dell’impatto che la guerra tra Russia e Ucraina, la competizione tra Stati Uniti e Cina e le crisi nel Sahel stanno avendo sugli equilibri marittimi mondiali. Con un particolare riferimento agli interessi economici, energetici, tecnologici e militari dell’Italia, oggi incentrati sul Mediterraneo ma in prospettiva
piu’ vigorosi anche nell’Indo-Pacifico. L’evento, a ingresso libero e sara’ trasmesso online sui siti di
Limes, La Repubblica e La Stampa. Sabato 16 settembre alle ore 10, Laura Canali inaugurera’ la mostra cartografica “Linee d’acqua”. Alle ore 10.45, il direttore di Limes Lucio Caracciolo dara’ inizio alle Giornate del Mare con una relazione introduttiva sulle sfide geopolitiche che l’Italia sta affrontando. A seguire incontri focalizzati su vari temi specifici, tra cui il conflitto tra Russia e Ucraina e le attivita’ militari, industriali e logistiche dell’Italia nel Mediterraneo. Alle ore 16 iniziera’ la tavola rotonda riguardante la “Partita per i fondali”, durante la quale saranno
approfondite le ragioni per cui le potenze (Italia inclusa)
attribuiscono crescente importanza alle risorse e alle
infrastrutture critiche (cavi Internet inclusi) posate nelle
profondita’ marine. “Il mare bagna Napoli. L’importanza di essere
Tirreno” e’ la sessione che chiude la giornata. Interverranno
Vincenzo De Luca, Gaetano Manfredi, Andrea Annunziata e Paolo
Peluffo, moderati da Lucio Caracciolo.
Domenica 17 settembre e’ in programma la conversazione tra il
direttore di Limes e l’ammiraglio Enrico Credendino, Capo di
Stato Maggiore della Marina Militare, dedicata agli effetti
della guerra in Ucraina sulla strategia marittima dell’Italia.
Alle 10.45 la tavola rotonda “Migrazioni: l’importanza dello
Stretto di Sicilia”, dedicata al tema dei flussi migratori
diretti dall’Africa verso l’Europa e il crescente caos nel
Sahel, reso particolarmente evidente dai colpi di Stato in Niger
e Gabon. Le Giornate del Mare si concluderanno con l’incontro
dal titolo “A che serve la Nato”, sul futuro dell’Alleanza
Atlantica.