Un secolo di pizze che hanno fatto la storia, proprio così, onore ed orgoglio napoletano, per la famosa “pizza”, perchè la storia non è fatta solo di guerre, di sconfitte e di conquiste, o di scoperte scientifiche, ma anche di tradizioni culinarie, peppe 1che si tramandano nel tempo da padre in figlio, per intere generazioni. Come la pizza, il piatto tipico napoletano, che fatto di un semplice impasto, composto da acqua e farina, ci rappresenta e ci distingue in tutto il mondo. E il 2016 rappresenta per due grandi famiglie napoletane, una grandissima tappa: il “centenario” delle loro attività lavorative, raggiungendo un traguardo lungo 100 anni, che però non vuole rappresentare la fine di un percorso, anzi l’augurio di altrettanti anni di lavoro con infiniti meriti e soddisfazioni. Nasce così il gemellaggio tra la famosa pizzeria “GORIZIA 1916 ” della famiglia Grasso, in Via Bernini 29/31 quartiere Vomero -Napoli, e l’altrettanto nota pizzeria “UMBERTO” della famiglia Di Porzio, in Via Alabardieri 30 a Chiaia -Napoli, per festeggiare insieme l’arte di trasmettere ai clienti, la passione di un lavoro che non conosce crisi. In verità, in un periodo lungo un secolo, i momenti di crisi sono esistiti, e sono stati vissuti anche in maniera terribilmente grave, fatta di fame, di guerre e peppe 2distruzioni, epidemie ed emigrazioni, ma quando a condurre le attività commerciali, sono le famiglie unite dall’amore, la crisi si sconfigge a testa alta. Salvatore Grasso, titolare della pizzeria Gorizia e Massimo Di Porzio, affiancato dalle sorelle Lorella, Roberta e Linda, titolari di terza generazione della pizzeria Umberto, vogliono ricordare e festeggiare insieme questo periodo lunghissimo e bello di attività, che ha visto come protagonisti le proprie famiglie ” straordinarie anche nei momenti difficili” dichiara Massimo, che hanno contribuito con il loro lavoro e dedizione alla storia d’italia. Infatti, il ristorante pizzeria “GORIZIA 1916” prende appunto il nome della città di Gorizia, perchè “mio nonno” dichiara Salvatore, “decise, con grande spirito patriottico, di sentirsi in questo modo, vicino ai militari della brigata Piave, che nell’anno 1916, vincevano le ultime resistenze belliche, entrando vittoriosi nella città di Gorizia. Un grande uomo, che ad ogni problema trovava la soluzione, o meglio scopriva una soluzione” continua Salvatore, “come ad esempio ricordo la sua gioia, quando con meraviglia constatava la leggerezza e la digeribilità di una pizza, ottenuta da un impasto avanzato del giorno prima, scoprendo così la bontà peppe 3del lievito madre. Oppure la ricerca di ambienti asciutti e freschi per la conservazione della pasta in lievitazione, visto che all’epoca, non esistevano i frigoriferi. Ecco perchè i locali di un tempo, destinati ad uso alimentare, erano accuratamente arredati da marmi freddi e gelidi, proprio per creare un ambiente fresco, per la conservazione degli alimenti. Ad oggi la pizzeria Gorizia, conserva ancora il marmo e l’arredamento di altri tempi, nel rispetto della tradizione. Quest’anno in occasione di una ricorrenza così importante, i due titolari hanno deciso di organizzare degli eventi per ricordare ed affiancare aziende storiche, che hanno dato vita alla città di Napoli, attraversando le tante vicissitudini dei momenti storici “resistendo nel tempo”! A marzo la pizzeria “Gorizia” organizzerà una rimpatriata con le storiche famiglie di pizzaioli napoletani, dove ognuno si esibirà nella preparazione di in una pizza di proprio gusto e fantasia, e dove parteciperà anche “Umberto” per onorare le categorie del settore; mentre a maggio, sempre Gorizia, festeggerà i 100 anni, con un evento importante a piazza Vanvitelli nello splendido quartiere Vomero, dove sarà allestito un palco che ospiterà personaggi di spicco dello spettacolo e della cultura vomeresi e partenopei, e dove si distribuiranno delle peppe 4memorie scritte, in allegato alla rivista “Vomero Magazine” il mensile vomerese, dei clienti del locale e dei proprietari, con aneddoti e fotografie per non dimenticare. Due grandi forni a legna, montati sempre in piazza, distribuiranno invece pizze a tutti gli ospiti che parteciperanno all’iniziativa. Visto che non si conosce la data certa dell’apertura del locale, Salvatore Grasso, ha scelto come buon auspicio, per ricordare il centenario di inizio attività, il giorno 10 maggio, che ricorda il giorno in cui il Napoli conquistò lo scudetto con il grande Maradona. Per la pizzeria Umberto invece, la famiglia Di Porzio, ha scelto come programmazione, una serata di incontro con i membri dell’associazione “i centenari”, in aprile, che vedrà partecipe anche la pizzeria Gorizia, per consolidare un rapporto con le famiglie che hanno fatto la storia. Mentre verrà ripresa per il giorno 13 giugno, per festeggiare Sant’Antonio, una vecchia e sentita tradizione della famiglia, quella di offrire un pranzo alle persone meno fortunate, in collaborazione con le parrocchie del quartiere Chiaia, che ricorda il pranzo che veniva offerto in passato, ai piccoli orfanelli napoletani. Quindi come data simbolo di apertura dell’attività, si è scelto appunto il 13 giugno, che sarà giorno di festa diviso in due momenti : la mattina si potranno degustare le famose pizze “a portafoglio” che verranno distribuite in piazza dei Martiri, a tutti i passanti che parteciperanno all’evento, con un percorso fotografico delle foto antiche del locale e della zona del quartiere Chiaia, mentre la sera nell’antico locale Umberto, ci sarà una serata di degustazione di piatti tipici del locale, con tanti ospiti illustri, parenti e clienti affezionati, per festeggiare una peppino 1peppe 3ricorrenza importante, e anche qui, ci sarà la distribuzione di memorie e ricordi della famiglia Di Porzio. Famiglie che nel tempo si sono distinte per la cortesia e professionalità, e anche nella scelta delle materie prime, nei periodi in cui il cibo scarseggiava, per deliziare con ingredienti semplici, i palati dei sostenitori della pizza. Un grande annuncio è stato fatto per questa grande iniziativa di festa, che durerà tutto l’anno 2016, con tantissime altre novità. Presenti alla serata di comunicazione stampa, Antimo Caputo titolare del Molino Caputo, la Grande farina di Napoli; Antonio Pace Presidente dell’Associazione Verace Pizza Napoletana e titolare dello storico ristorante Ciro a Santa Brigida; il giornalista Giuseppe De Girolamo Prefetto per la Campania dell’Accademia Italiana Gastronomica Storica, nonchè Discepolo dell’Ordine di Auguste Escoffier; il cavaliere Giuseppe Di Napoli Past President dell’Amira Campana e numerosi altri giornalisti. “Un’anno pieno di eventi” dichiara Massimo di Porzio ” affinchè questo lungo cammino continui ancora per tante altre generazioni, perchè siamo orgogliosi di aver mantenuto le tradizioni ed essere arrivati fino a qui, perchè le pizzerie antiche non sono vecchie da rottamare, ma simbolo di una stabilità familiare, che nel tempo regala delle conferme, diventando patrimonio per la città”.
Sabrina Abbrunzo

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