Dai nuovi farmaci contro la maculopatia secca e umida, alla terapia genica fino all’intelligenza artificiale, arrivano nuove terapie salva-retina. Una delle emergenze con le quali gli esperti dovranno confrontarsi sempre piu’ spesso nei prossimi anni e’ la degenerazione maculare legata all’eta’ , che attualmente interessa oltre un milione di italiani che hanno un “buco” al centro del campo visivo. Un panorama destinato a cambiare nel prossimo futuro grazie all’arrivo di nuovi farmaci e di innovative strategie di intervento su cui i massimi esperti internazionali faranno il punto nel corso del congresso Floretina ICOOR 2023. “La maculopatia e’ una patologia che compromette in maniera significativa la qualita’ di vita dei pazienti ed e’ molto diffusa: riguarda il 2% degli italiani e aumenta al crescere dell’eta’ – osserva Stanislao Rizzo, presidente Floretina ICOOR, direttore della Clinica Oculistica del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCSS, professore Ordinario di Oculistica presso Universita’ Cattolica di Roma -. E’ ormai una malattia sociale e rappresenta la causa piu’ frequente di ipovisione e disabilita’ visiva dopo i 50 anni nel mondo occidentale. Ne esistono due
forme, quella “secca”, la piu’ comune (circa il 90% di tutte le
forme), e quella umida o essudativa. La maculopatia umida fino a
qualche anno fa non era considerata curabile, ma i
progressi terapeutici degli ultimi anni hanno consentito di
rallentarne notevolmente la progressione e di ridurne la
evoluzione”.
“Purtroppo – mette in guardia l’esperto – molti pazienti
arrivano alla diagnosi in ritardo perche’ non si sottopongono a
visite oculistiche di controllo dopo i 50 anni e perche’
trascurano i sintomi iniziali, costituiti principalmente dalla
visione un po’ distorta delle immagini”.
IN ARRIVO NEL 2024 NUOVO FARMACO CONTRO MACULOPATIA ‘SECCA’
La maculopatia secca e’ dovuta alla formazione di depositi
giallastri sotto la macula con atrofia del tessuto retinico e la
riduzione della visione centrale e’ in genere piu’ graduale e
lentamente progressiva. E’ attesa per il 2024 l’approvazione da
parte dell’EMA a seguito dell’ok dell’FDA di qualche mese fa, di
2 nuovi farmaci, il Pegcetacoplan e l’ Izervay.
IN ARRIVO NEL 2024 ANTICORPI MONOCLONALI CONTRO LA MACULOPATIA
UMIDA
La maculopatia “umida” e’ causata da una crescita anomala di
neovasi sotto la macula, la parte centrale della retina
responsabile della visione fine, e la compromissione della vista
in questa forma puo’ avvenire in modo repentino. “Sono finalmente
in arrivo terapie innovative, sempre piu’ potenti e a lunga
durata di azione, che ci consentiranno di allungare gli
intervalli di trattamento – dichiara Teresio Avitabile,
presidente della Societa’ Italiana di Scienze Oftalmologiche
(S.I.S.O.) “E’ il caso del nuovo anticorpo faricimab,
disponibile da pochi mesi e a breve rimborsabile dal Servizio
Sanitario Nazionale. Questo e’ il primo anticorpo bispecifico,
cioe’ a “doppio bersaglio”, perche’ oltre ad agire come anti VEGF
colpisce anche un secondo importante bersaglio, cioe’
l’angipoietina-2, un’altra sostanza che concorre ad aumentare la
formazione di nuovi vasi. Arrivera’ anche in Italia, sempre nel
2024, contro la maculopatia senile umida e l’edema maculare
diabetico, anche un anticorpo monoclonale anti VEGF gia’
utilizzato, ranibizumab, inserito in un piccolo serbatoio
ricaricabile, impiantato nella parete dell’occhio e che eroga
quotidianamente piccole quantita’ di farmaco.
TERAPIA GENICA NON SOLO PER CORREGGERE MALATTIE EREDITARIE MA
ANCHE PATOLOGIE RETINICHE CRONICHE: IN CORSO TRIAL PER LE
MACULOPATIE E LA RETINOPATIA DIABETICA
La terapia genica e’ la terapia piu’ avanzata, costituisce una
grande risorsa per il trattamento di alcune patologie retiniche
rare, e si va affermando sempre di piu’ . “E’ ormai consolidata e
approvata – afferma Rizzo – la terapia genica per una forma di
distrofia retinica ereditaria, l’Amaurosi congenita di Leber
(LCA), mentre sono attualmente in corso trial clinici per altre
varianti di retinite pigmentosa, la sindrome di Usher, e la
malattia di Stargardt. Si tratta di patologie per le quali i
ricercatori sono riusciti a individuare un gene “difettoso”
specifico che impedisce a determinate cellule retiniche di
funzionare correttamente, causando problemi alla vista che
possono peggiorare nel tempo. Con la terapia genica, questi geni
“difettosi” vengono sostituiti con copie sane, che vanno cosi’ a
correggere l’errore che ha
scatenato la malattia.
DA INTELLIGENZA ARTIFICIALE UN AIUTO PER LA DIAGNOSI DI
RETINOPATIA DIABETICA
Nuove possibili applicazioni per la diagnosi di patologie
retiniche potrebbero arrivare dall’impiego dell’Intelligenza
artificiale. In un trial clinico italiano, condotto in Piemonte
e in Veneto, e’ stata dimostrata l’efficacia di uno specifico
algoritmo, Dairet (Diabetes Artificial Intelligence for
RETinopathy) per lo screening di primo livello della retinopatia
diabetica, complicanza che interessa il 30% dei pazienti
diabetici. Lo studio, pubblicato sulla rivista Diabetes &
Obesity International Journal, ha dimostrato un’elevata
efficacia dell’algoritmo nel rilevare i casi lievi e moderati di
retinopatia

M.O