“Nel giorno in cui tutto il mondo celebra la pasta, alimento fondamentale della nostra dieta e
della nostra cultura, vogliamo sottolineare ancora di piu’ la qualita’ e l’importanza di quella bio, realizzata cioe’ con materie prime di coltivazione biologica. Sono sempre di piu’ le persone che scelgono questo tipo di pasta, che non soltanto mantiene intatti i valori nutritivi e il gusto, ma e’ anche
contraddistinta da un’alta digeribilita’ e dal suo essere ecosostenibile”. Lo dichiara Giuseppe Romano, presidente di Aiab, in occasione del World Pasta Day di domani. Secondo il rapporto “Bio in cifre 2023”, oltre 360 mila ettari di superficie agricola nel 2022 e’ stata destinata alla coltivazione di cereali bio (+5,1% rispetto al 2021); di questi, 164.502 ettari sono destinati coltivati a grano duro, 64.027 a grano
tenero e farro, mentre il resto ad altri cereali (segale, orzo, avena, ecc…). “Scegliere un prodotto bio e in particolare la pasta –
aggiunge Romano – significa avere un occhio di riguardo non
soltanto per la propria salute e il proprio benessere, ma per
quello dello stesso pianeta in cui viviamo. Le coltivazioni bio,
infatti, sono sottoposte a una certificazione che prevede alcuni
importanti obiettivi come contribuire a tutelare l’ambiente e il
clima, conservare a lungo termine la fertilita’ dei suoli,
contribuire a un alto livello di biodiversita’ ed anche
promuovere le filiere corte e la produzione locale”.