Grande pomeriggio di festa, in uno splendido scenario nello spettacolare Borgo Marinari a Napoli, nello storico ristorante “Zì Teresa” dove si è festeggiato il Carnevale all’insegna della solidarietà, incorniciato da un’incantevole peppe 1Castel dell’Ovo, illuminato a giorno da una luna splendente. La solidarietà è un sentimento importante, che scuote gli animi delle persone, unendole in un unico obiettivo: quello di poter aiutare i più bisognosi nei momenti difficili; quando poi si parla di bambini, l’argomento diventa ancora più interessante e sensibile. Ecco che Luigi Savino, ha organizzato una grande manifestazione carnevalesca, portando in tavola Pulcinella e Rugantino, rispettivamente la maschera napoletana e laziale, facendo conoscere le tradizioni culinarie delle due regioni, per un carnevale dedicato ai bambini che soffrono, ma che devono avere sempre la gioia di sorridere. Un pomeriggio di aggregazione, di beneficenza, dedicato al Reparto di Pediatria dell’Ospedale Pediatrico Santobono Pausillipon, al quale è stato devoluto l’intero incasso, al fine di poter sostenere gli acquisti di beni utili e necessari per i bambini malati, come l’acquisto di computer, giocattoli e addirittura l’arredo di nuove stanze nei reparti, tutte colorate e piene di comfort, che servono a rendere piacevole la loro peppe 2permanenza durante la degenza ospedaliera, perchè “la vita non ha prezzo” e i bambini hanno il diritto di sorridere sempre! Carmela Abbate, padrona di casa del ristorante “Zi Teresa”, ha spalancato le porte di casa sua, per una giusta causa. Molto sensibile all’argomento, perchè si sente la “Zia ” di tutti, ha presentato un percorso enogastromico, che ha attraversato tutta la Campania per arrivare fino al Lazio, affiancata dallo storico chef Nicola Di Filippo, del ristorante “La lanterna” di Villaricca a Napoli, nonchè delegato regionale campano dell’Associazione Internazionale Discepoli di Auguste Escoffier. La Abbate ha onorato tutti i colleghi che hanno manifestato solidarietà a questo evento di grande importanza, portando in tavola le tradizioni carnevalesche fatte di lasagne di vario tipo, timballi di ceci, polpette al limone, la tradizionalissima parmigiana di melanzane, rigorosamente fritta come da vera tradizione che si rispetti, calzonicini fritti ripieni delle diverse prelibatezze, zeppoline, crocchè farciti di mozzarella o anche di friarielli, frittatine di maccheroni, perchè a carnevale non possono mancare i fritti, che siano dolci o salati, ma peppe 3la tradizione deve essere rigorosamente rispettata e tramandata. Salsicce di maiale, porchetta romana, in quanto febbraio è il mese in cui viene lavorata la carne di maiale, e dove sulle tavole abbonda la carne, la grande “abbuffata” che precede la grande astinenza dei 40 giorni in preparazione della Pasqua. Un incantevole buffet da stuzzicare il palato, descritto con minuziosa attenzione dalla giornalista enogastronomica Antonella Petitti ed Enzo Calabrese, presentando e intervistando tantissimi chef rinomati, che attraverso la cucina vogliono far del bene a tante persone, tra cui : Livia Liliana Lombardi (Agriturismo Le Campestre – Castel di Sasso Ce), Antonella Iandolo (Palazzo Vittoli- Castelfranci Av) e la cuoca cilentana Giovanna Voria (Agriturismo Corbella – Cicerale SA), ognuno di loro con ricche ricette piene di amore e da raccontare. Mentre ospite per la rappresentanza della cucina laziale con i suoi piatti tipici è stato invitato lo chef Arcangelo Dandini del ristorante” L’Arcangelo” a Roma. Una grande famiglia, quella degli enogastronomi dal cuore d’oro, che ha espresso il meglio di se stessa, per aiutare il prossimo, perchè dove ci sono professionisti non esiste concorrenza, anzi peppe 4semplicemente una veduta ampia nel far conoscere le particolarità del proprio territorio. Tra i pizzaioli: i fritti di Gennaro Cervone (Pizze&Pizze NA), Simone Fortunato, Davide Civitiello campione del mondo 2013 della pizza e di Enzo Piccirillo (Friggitoria Mansardona NA), e le famiglie di Pizzaioli Fratelli Giustiniani (Pizzeria Capatosta – Recale CE) &Fratelli Abate (Pizzeria I Maestri NA). Di certo quando si parla di pizza non si può non nominare Franco Manna, presidente di “Rosso Pomodoro” , che ha voluto presenziare con la responsabile marketing di Sebeto, Clelia Martino, annunciando anche la novità dell’apertura di una nuova location a Copenaghen; il pizzaiolo Simone Fortunato campione del mondo 2015 della pizza veloce, con un primato di 17 secondi nella lavorazione di 5 panetti di pizza; Teresa Iorio la pizzaiola napoletana campionessa del mondo dell’anno 2015 e di Gabriele Carotenuto pizzaiolo napoletano che da quest’anno dominerà il forno a legna del ristorante Zi Teresa. Una cucina fritta che spazia dal salato al dolce e come rappresentanza di pasticceria con le chiacchiere, sfogliatelle, frittelle, sanguinaccio, migliaccio e tanti altri meravigliosi dolci: Sabatino Sirica (Pasticceria Sirica) che ha portato con se, attrezzature e farciture per lavorare a vista tra gli invitati, perchè lui (come ha dichiarato) non ama essere inoperoso, ma ogni momento è buono per trasmettere passioni, sentimento e fascino di un lavoro che lo accompagna da 40 anni. peppe 5Salvatore Gabbiano (Pasticceria Gabbiano – Pompei) che invece ha voluto proporre un migliaccio e sanguinaccio rivisitato nella forma e nel linguaggio (sanguinaccio denominato cioccolaccio) per approcciare ai bambini, in una forma di crostata e mattonella al cioccolato, suscitando in loro la curiosità di un dolce che non deve essere dimenticato. Il gran maestro del senza glutine lo chef Nicola Ricci con le sue chiacchiere di Carnevale Gluten Free, unitamente alle lasagne sempre per intolleranti al glutine e Roberto Barone della famosa pizzeria “Pepp ‘a quaglia” a Volla, con la nipote Renata Barone che ha da non molto aperto, proprio di fronte a questo ristorante – pizzeria, il suo “Alimentando” in via Dante Alighieri a Volla, dove puoi trovare prodotti esclusivamente senza glutine e lattosio. In rappresentanza del Lazio Paolo Massoli di “CHEF AT DOMVS” chef a domicilio, con dolci che non hanno una vera e propria identità, in quanto il Lazio non ha una vera ricetta tipica, ma la peppe 6rivisitazione dei dolciumi delle altre regioni, con aggiunta di bicarbonato, perchè nei tempi antichi serviva a far gonfiare e raddoppiare le dosi dell’impasto, in modo da soddisfare più palati. Per il cioccolato la storica cioccolateria napoletana Gay Odin, per il pane Rodolfo Molettieri, in via Corso Vittorio Emanuele (NA). Degustazioni di vini Campani con le migliori uve del territorio dal Taurasi all’Aglianico, delle cantine Tenuta Cavalier Pepe, Ottouve di Gragnano di Martusciello con la presentazione fatta da Gilda, Vini Ferraro, Villa Matilde e i vini Sorrentino, tutti serviti dai sommelier Gabriele Massa, Andrea Moscariello e Paola Fiorentino che hanno voluto offrire all’evento il loro contributo professionale e birra atigianale: Agrado, Karma e Serro Croce. Un particolare della giornata, che l’ha resa ancora più magica, è stato il contributo da parte degli Istituti Professionali Alberghieri : ” ROSSINI ” di Bagnoli e il ” VITTORIO VENETO” di Scampia, che hanno apportato un aiuto “fisico” grazie alla partecipazione volontaria degli alunni, che hanno servito e collaborato durante la manifestazione con grande entusiasmo, serietà, e con una precisa responsabilità segno di una reale educazione scolastica. Scuole peppe 7alberghiere che spingono i ragazzi a misurarsi con la realtà dei tempi moderni, alla ricerca dei prodotti di qualità, di gusto e di sapori dimenticati dalla coltivazione agricola di massa, merito degli insegnanti che si fanno carico di portare i ragazzi fuori dalle scuole, per insegnare loro come e dove fare la spesa e quali prodotti scegliere, alla ricerca di cantine, aziende agricole, per insegnare a loro, il vero valore della cucina e di come fare per amarla. La giornata è stata accompagnata dalla tipica Posteggia di musica napoletana e romana a cura di Enzo Serletti e Floriana, che hanno raccontato un carnevale pieno di amore gioia e colori per sensibilizzare le persone in momenti delicati, dove la tavola unisce attraverso un sentimento sottile chiamato solidarietà, ricordando che dove ci sono persone che sorridono, purtroppo ci sono tante altre persone che soffrono. Emanuela Capuano, sostenitrice dell’Ospedale Santobono, non ha potuto che ritenersi soddisfatta del grande sostegno a favore dei più piccoli, che purtroppo spesso le stesse famiglie non riescono a sostenere sia economicamente che psicologicamente, perchè le malattie sono lunghe e con percorsi difficili, con costi impressionanti dove non sempre purtroppo, hanno risvolti positivi. Allora abbiamo il diritto e forse anche quasi il dovere di non dimenticare che un gesto di solidarietà dona sicurezza e sostegno a chi ha bisogno per non sentirsi abbandonato in una società dove, non si trova mai il tempo per ricordarsi, che esiste qualcuno, che è meno fortunato di tanti altri!
A cura di Sabrina Abbrunzo

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