E’ finita. Il sindaco di Quarto, Rosa Capuozzo, annuncia le dimissioni in conferenza stampa. “Questa è una sconfitta politica ma anche una vittoria della camorra”. Capuozzo dice che “Non è una resa ma un gesto di responsabilità per Quarto, ho fatto giuramento e ho rispettato fin che ho potuto, gli altri quelli che si sono dimessi forse credevano di fare una gita fuori porta”. La resa era annunciata dalla raffica di dimissioni di consiglieri. La goccia che fa traboccare il vaso sono le dimissioni anche di Lorenzo Paparone, presidente del consiglio comunale. “Dopo una giornata durissima dinanzi alla commissione Antimafia – spiega il sindaco – ma sempre convinta di farlo per ristabilire la dignità alla città di Quarto e a tutta quest’amministrazione, ieri apprendo che anche il presidente del Consiglio vuole dimettersi. E’ davvero troppo. Mancano i numeri necessari per governare, siamo una forza politica che non si muove con le larghe intese. Per questo e per tutto quello che vi ho detto ho deciso di lasciare. Dopo sette mesi abbastanza difficili”. Capuozzo è commossa, piange come durante l’ultimo consiglio comunale, quando flash e telecamere la ripresero molto provata mentre in aula saliva la contestazione orchestrata dal Pd, il partito escluso dalle ultime amministrative per irregolarità nella lista. Ma nonostante l’emozione ricostruisce le ultime settimane, con gli occhi dei massmedia puntati sul Comue flegreo. “Dopo il flash mob del 10 gennaio – dice – ho chiesto ai miei consiglieri se la sentissero di combattere una battaglia difficile contro un sistema di potere che ha devastato Quarto per troppi anni. Quindici consiglieri hanno detto che avrebbero lottato con me e ci ho creduto a queste promesse, ma evidentemente ci creduto solo io. E’ iniziato lo stillicidio, le dimissioni dei consiglieri con motivazioni ridicole. Ho fatto un giuramento e l’ho rispettato finché ho potuto. Gli altri, invece, quelli che si sono dimessi credevano forse di andare a fare una gita fuori porta”. Insomma, la maggioranza blindata che la sosteneva, si è sbriciolata. “Mi sono sentita abbandonata da M5s – accusa – ma si sono sentiti abbandonati tutti i cittadini di Quarto. Non è semplice quello che stiamo affrontando in questo territorio, con il movimento accanto sarebbe stato più facile”. Capuozzo ne ha anzitutto per il direttorio dei 5 stelle. “Fico il 9 gennaio mi ha telefonato per dirmi che dovevo dimettermi. Il 10 voleva venire al flash mob e starmi accanto se mi fossi dimessa. Dal giorno successivo tutti sono spariti”. E’ davvero finita, insomma. “Non mi ricandido e non penso neanche ad una lista civica. E non mi ricandiderei”. LA COMMISSIONE ANTIMAFIA DISPONE L’INVIO DELL’AUDIZIONE ALLA DDA La presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, ha disposto la trasmissione alla Procura di Napoli degli atti dell’audizione del sindaco di Quarto, Rosa Capuozzo, tenuta a San Macuto la sera di martedì scorso. Dalla ricostruzione complessiva dei fatti fornita dal sindaco e alla luce della documentazione giudiziaria acquisita dalla Commissione è emersa la necessità di segnalare alla Procura alcuni aspetti da approfondire, sui quali anche la Commissione si riserva di svolgere ulteriori analisi.