“Pianura libera” E’ stato questo lo slogan scelto, per dire no alla violenza che ne sta insanguinando le strade. Protagonisti di un flashmob genitori, scuole, associazioni e istituzioni di Pianura nell’ambito delle iniziative del Patto educativo. Una manifestazione contro l’escalation di episodi di microcriminalità, camorra e bullismo che si stanno verificando negli ultimi mesi e che si è svolta per l’intero pomeriggio al parco Anaconda in via Campanile, al parco Attianese in via Provinciale (dove a breve sarà abbattuta e ricostruita una vecchia scuola) e nell’area pedonale di corso Duca d’Aosta dove peraltro sono in corso i lavori di riqualificazione del parco Falcone e Borsellino e dove tre gruppi da oltre 400 persone ciascuno hanno dato vita a una mega onda per la legalità.
IL FLASH MOB
Bimbi della primaria e ragazzi
della secondaria di I grado hanno
gremito i parchi di tre zone
simboliche di Pianura in occasione
dell’iniziativa “(S)ballo al parco”
contro ogni forma di violenza,
a cui hanno aderito i dirigenti
scolastici degli istituti comprensivi
Palasciano (Maria Luisa Salvia),
Russo (Antonella Portarapillo),
Troisi (Vera Brancatelli), Falcone
(Maria Gargiulo), Russolillo
(Mariaroberta Gregorini) e il
paritario Padula. Un grido d’aiuto
collettivo nato dall’aggressione
subita da un minore in uno dei
parchi del quartiere, come spiega
la preside del Palasciano:
«Tutto è partito dalla denuncia di
una mamma per il figlio vittima
di una baby gang, ma la nostra
protesta mira soprattutto ad accendere
i riflettori su Pianura, un
territorio abbandonato a se stesso,
dove non ci sono cinema, teatri
né scuole superiori, cioè che
incentiva alla dispersione. In più
veniamo alla ribalta solo per fatti
di camorra o per la morte di giovanissimi
come Francesco Pio
Mainone. L’iniziativa è frutto del
lavoro del Patto educativo di comunità
nato nel 2020 sotto la
spinta di Save the Children, ma
serve l’impegno di tutti per un
reale cambiamento». In piazza
anche Antonino Salvia, figlio del
vicedirettore del carcere di Poggioreale
ucciso dalla camorra:
«Ho deciso di partecipare per sostenere
e incoraggiare le persone
perbene che vivono qui. Finora a
fronte dei gravissimi fatti di criminalità
organizzata accaduti
non si era ancora vista una risposta
da parte dei residenti del
quartiere, ma bisogna accendere
un faro su ciò che sta avvenendo
dove ci sono piazze di spaccio di
stupefacenti e una faida tra famiglie
malavitose per la spartizione
del territorio e tutto ciò determina
un degrado senza fine. I cittadini
hanno paura per i loro figli e
noi siamo qui per testimoniare
che non sono soli. Ma è importante
che il Comune intensifichi
l’attenzione sulla zona». Tra imanifestanti
il presidente della IX
Municipalità Andrea Saggiomo:
«Il flashmob va nella direzione
della prevenzione sui fenomeni
di bullismo, violenza e criminalità

Fonte il mattino