Italia “estremamente generosa” sul fronte delle donazioni di organi e tessuti: sono 4mila i trapianti di organo ogni anno, piu’ di 20mila quelli di tessuto, circa 1.000 di cellule staminali emopoietiche e midollo osseo, quasi 3 milioni le trasfusioni per oltre 650mila pazienti e nel 2022 sono stati registrati 2,8 milioni di nuove dichiarazioni di volonta’ alla donazione. Il Sistema informativo trapianti ha raggiunto cosi’ complessivamente 15,5 milioni di dichiarazioni registrate: 11,1 milioni di si’ all’eventuale donazione e 4,4
milioni di no. Ma nonostante i numeri piu’ che positivi, si registra ancora un certo scetticismo verso la donazione soprattutto dalla popolazione piu’ anziana over70. A fotografare l’Italia dei donatori sono i dati del Centro nazionale trapianti, in vista della XXVI Giornata nazionale per la donazione ed il trapianto di organi e tessuti che si celebra il 16 aprile. Tanti i passi avanti, ma resta forte la necessita’
di una maggiore sensibilizzazione dei cittadini sul tema, mentre
il ministero annuncia una piu’ stretta ‘alleanza’ con i Comuni e
gli uffici anagrafici, dove piu’ diretto e’ il contatto con le
persone.
C’e’ una Italia, ha affermato il ministro della Salute
Orazio Schillaci, “generosa, da nord a sud, che ogni giorno
registra il proprio consenso alla donazione degli organi al
momento del rinnovo della carta d’identita’ : quasi 2 milioni di
si’ raccolti solo lo scorso anno. I dati indicano, pero’ , anche
quasi 900mila no alla donazione degli organi, il 31,8%, con un
leggero peggioramento rispetto al 2021. L’opposizione e’
leggermente piu’ altra fra i giovanissimi e cresce oltre i 70
anni nell’errata convinzione che la donazione degli organi in
eta’ avanzata non sia possibile. Il nostro impegno va proprio
nella direzione di sensibilizzare ulteriormente i cittadini”.
Nonostante questo, ricorda il sottosegretario alla Salute
Marcello Gemmato, “siamo terzi in Europa per numero di
donazioni”, e lancia un appello a tutti i parlamentari affinche’
si iscrivano all’Associazione italiana donatori organi Aido: “Un
modo, insieme a tutti i sottosegretari e ai ministri, per
diventare un esempio per il Paese”. Senza dimenticare il ruolo
centrale del Servizio Sanitario Nazionale pubblico. Al contrario
di altre nazioni, sottolinea il sottosegretario, “in Italia non
si paga per essere trapiantati ed e’ un dato fondamentale”.
Tuttavia, lo scetticismo e’ duro da sconfiggere e
l’informazione e’ l’unica arma vincente, come rileva il
presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici
(Fnomceo) Filippo Anelli, secondo il quale “le preoccupazioni,
talvolta anche inconsce che ci sono tra i cittadini che
rifiutano la donazione si possono superare solo informando di
piu’ , e per questo fondamentali sono le campagne di
comunicazione, ma anche un maggiore impegno dei medici che
dovrebbero dedicare piu’ tempo a spiegare ai pazienti che cos’e’
la donazione e perche’ bisogna farla”. Inoltre, a partire dai
prossimi mesi, ha annunciato Schillaci, “avvieremo iniziative
direttamente negli uffici anagrafici: l’espressione del dono
quando si va allo sportello per il rilascio o il rinnovo della
carta d’identita’ e’ un momento cruciale e in quella sede
rafforzeremo la comunicazione fornendo alle amministrazioni
materiali informativi e garantendo supporto agli operatori nei
Comuni affinche’ quella del cittadino sia una scelta
consapevole”. E proprio i Comuni saranno in prima linea nel
promuovere le donazioni, assicura il vicepresidente
dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) Roberto
Pella: oltre 150 i sindaci che hanno aderito alla Giornata
nazionale, con lo slogan ‘Le Citta’ del Si’ ‘. E da oggi diventare
donatori e’ ancora piu’ semplice. Lo si potra’ fare tramite l’Aido,
non solo con la firma digitale o lo Spid: la manifestazione a
favore della donazione di organi, tessuti e cellule post mortem
potra’ infatti essere fatta anche con la Carta d’identita’
elettronica con la nuova versione di DigitalAido canale web o
app.