Di Mimmo Falco
Le parole, hanno un valore inestimabile, esse rappresentano gli stati d’animo di ogni essere umano, sia uomo, donna o bambino. In alcuni casi le parole si tramutano in incancellabili simboli, che ci accompagnano lungo il percorso della nostra vita. Papà è la parola che porto nel mio cuore, come simbolo, come speranza, come gioia. Forse perché non ho avuto modo di pronunciarla durante la mia infanzia ( mio padre morì quando avevo sei anni ), eppure essa mi fa compagnia tutti i giorni, mi rende felice, mi fa sentire orgoglioso. Quando frequentavo le scuole elementari, medie, e liceo, in occasione delle feste Natalizie o Pasquali, prima le maestre e poi gli insegnanti, si preoccupavano di non far pesare a noi ragazzi l’assenza della mamma o del papà, o addirittura di tutti e due genitori. La scuola diventava famiglia era padre e madre, pronta ad accoglierci tra le sue braccia. Certo vi era sempre lo ” stupido ” di turno, che con malcelata cattiveria, ti additava dicendo “nun tene ‘o pate”, come se ciò fosse una colpa. Invece era normale. Ed allora alla Signora Preside di una scuola elementare di Viareggio, che ” motu proprio ” ha deciso di cancellare la festa del papà le vorrei chiedere,:” ha mai dato un bacio a sua mamma,”, ” ha mai accarezzato il volto di suo padre”, solo chi non ha sentimenti può avere l’amara idea di cancellare la vita, che non è solo felicità, ma anche dolore e tormento. Non dobbiamo nascondere la testa sotto la sabbia, non dobbiamo piegarci al ” politicamente corretto:” La vita è un insieme di sensazioni, di sorrisi e lacrime, di gioie e di dolori, ma proprio per questa è bella, perché è imprevedibile nel suo incessante divenire. Ed allora Illustrissima Preside, riveda la sua decisione, festeggi ( che non significa celebrare) la festa del papà . Faccio mia una considerazione pubblicata sul Corriere della Sera nella rubrica il caffè di Gramellini, non sterilizzi il mondo, trasformandolo in un non-luogo privo di spigoli e sapori. Cara Preside, sono trascorsi moltissimi anni dalla scomparsa di mio padre, ed oggi che sono nonno, le ribadisco la mia volontà di onorare la festa del papà ,lui non è stato mai presente fisicamente, semplicemente perché è diventato Invisibile, ma è rimasto sempre accanto a me: W i papà ovunque siano. Mimmo Falco