Hanno cambiato pelle. E lo hanno fatto nel giro di poche settimane, appena il tempo di capire che forse – scaramanzia permettendo – quest’anno è l’anno buono. In pochi giorni, bassi e sottoscala al centro, ma anche alcuni opifici nell’hinterland, hanno cambiato mission aziendale. Via le borse dei grandi brand internazionali, inutile perdere tempo con cinture e occhiali da sole, l’obiettivo è chiaro a tutti: fabbricare gadget azzurri, che vanno dalle magliette alle sciarpe, senza contare cover di cellulari o ciondoli e portachiave. Tira l’azzurro, tira sempre di più, come appare evidente dalle bancarelle che colorano vicoli del centro o arterie di periferia, in una corsa al falso degna di rievocare scene perdute dei lontani
anni Ottanta. Un fenomeno, quello dei falsi gadget che fa registrare
ogni giorno denunce, blitz e sequestri. Ieri, l’ultimo caso,
questa volta a Portici: è qui che è stata trovata una fabbrica
del falso, con quattro lavoratori
in nero (tutti percettori del reddito
di cittadinanza), dove si fabbricavano
magliette e accessori
con il logo del Napoli o con il
volto dei campioni azzurri. Restiamo
al blitz messo a segno dagli
agenti del commissariato di
Portici-Ercolano e dai militari
della Finanza della compagnia
di Portici: trovate diciassette
macchine da cucire, macchinari
aziendali utilizzati per pressare
a caldo i loghi sugli indumenti;
sono state sequestrate ben
1.250 magliette, di cui 250 riportanti
i nomi di alcuni giocatori
del Napoli, 1.200 etichette, di cui
mille con il logo S.S.C. Napoli Official
Product e 200 con il logo
Palermo Calcio Official Product,
numerose bandiere con i
colori della società sportiva partenopea.
La titolare del locale,
una 37enne napoletana, è stata
denunciata «per introduzione
nello Stato e commercio di prodotti
con segni falsi, ricettazione,
vendita di prodotti industriali
con segni mendaci e per contraffazione,
alterazione o uso di
marchi o segni distintivi ovvero
di brevetti, modelli e disegni». mesi dalla passione azzurra. In
soli 12 mesi, c’è stato un aumento
di sequestri del 40 per cento e
non siamo ancora arrivati alla
fase finale del campionato.
Oggi tira la sciarpa
con il numero 3, ma anche la
maglietta con il volto di Kvara o
di Osimhen, in una sorta di euforia
collettiva
Fonte il Mattino