Grandissimi nomi protagonisti delle mostre che aprono in questa settimana, da Masaccio a Tiepolo, da
Renoir ai maestri giapponesi dell’ukiyo-e fino a Bill Viola. ROVIGO – “Renoir: l’alba di un nuovo classicismo”, curata da Paolo Bolpagni, a Palazzo Roverella dal 25 febbraio al 25 giugno, documenta la rivoluzione creativa che interesso’ il famoso artista dopo un viaggio in Italia nel 1881. Renoir infatti abbandono’ la tecnica e la poetica impressionista in favore di un tratto piu’ nitido e una maggiore attenzione alle volumetrie, nel segno di una personale forma di classicismo. Nel
percorso sono esposte le opere realizzate a partire dal 1881
fino a quelle della vecchiaia.
MILANO – Riflettori su Bill Viola a Milano, con una grande
mostra a lui dedicata, in programma a Palazzo Reale dal 24
febbraio al 25 giugno: a cura di Kira Perov, moglie dell’artista
e direttore esecutivo del Bill Viola Studio, il progetto
espositivo presenta 15 opere che coprono 30 anni di carriera. La
mostra si configura per il visitatore come un autentico viaggio
interiore attraverso le profonde questioni legate alla vita,
alla morte e all’ambiente che Bill Viola, riconosciuto come un
genio della videoarte, esplora con immagini al rallentatore in
un mix di luce, colore e suono. Dal 22 febbraio al 7 maggio il
Museo Diocesano di Milano ospita la Crocifissione di Masaccio.
L’opera, uno dei capolavori dell’artista, e’ oggi custodita al
Museo di Capodimonte di Napoli: si tratta di una tavola un tempo
cuspide del polittico realizzato nel 1426 (su commissione del
notaio ser Giuliano di Colino degli Scarsi da San Giusto per la
sua cappella nella chiesa di Santa Maria del Carmine a Pisa),
poi smembrato gia’ alla fine del XVI secolo, nella quale Masaccio
interpreta con grande umanita’ il dramma della Madonna, san
Giovanni Battista e la Maddalena che piangono il Cristo
Crocifisso.
TORINO – Una selezione di stampe dei maggiori maestri
dell’ukiyo-e, quali Hokusai, Hiroshige, Utamaro, Kuniyoshi,
Yoshitoshi, Sharaku, oltre ad armature di samurai, kimono,
maschere teatrali, rare matrici di stampa, preziosi ornamenti
femminili, sculture in pietra, stendardi: sono oltre 300 i
capolavori, alcuni mai visti, che compongono la mostra “Utamaro,
Hokusai, Hiroshige. Geishe, samurai e la civilta’ del piacere”,
allestita dal 23 febbraio al 25 giugno presso la Societa’
Promotrice delle Belle Arti di Torino. Curata da Francesco Paolo
Campione, la mostra analizza l’universo giapponese attraverso un
percorso tematico, suddiviso in nove sezioni.
VEROLANUOVA (BS) – La Basilica di San Lorenzo dal 25 febbraio al
4 giugno accoglie nei propri spazi i due dipinti di piu’ ampio
formato mai realizzati da Giambattista Tiepolo, appena
restaurati. Esposte a pochi centimetri di distanza, le due tele
monumentali, alte dieci metri per cinque di larghezza,
conservate sulle pareti laterali della cappella del Santissimo
Sacramento, sono state dipinte a olio intorno alla meta’ degli
anni quaranta del Settecento su commissione della nobile
famiglia Gambara e hanno come soggetto Il sacrificio di
Melchisedec e La raccolta della manna.
ROMA – “Romanitas” e’ la personale di di Fulvio Morella a cura di
Sabino Maria Frassa’ , dal 21 febbraio al 31 luglio al Gaggenau
DesignElementi: nel percorso, pensato in occasione della XVI
Giornata nazionale del braille, oltre ai quadri scultura anche
una selezione di inedite opere tessili dell’artista che ha
trasformato il braille in arte e stelle partendo dalla
riflessione sulla Citta’ Eterna come metafora dell’esistenza
umana in bilico tra gravitas e vanitas. E’ dedicata al “Vuoto”
la collettiva che Cristallo Odescalchi ospita con la sua
curatela fino al 4 marzo nel suo spazio “Struttura”. La mostra e’
il secondo step di una trilogia di esposizioni che si concludera’
con un quarto momento di rielaborazione digitale, per
investigare le connessioni organiche presenti nella scena
artistica romana contemporanea. Dal 24 febbraio, giorno in cui
un anno fa inizio’ la guerra tra Russia e Ucraina, prende il via
il progetto dello scultore Gianfranco Meggiato con
l’installazione “L’incontro. Simbolo di Pace” esposta Piazza
Cavour fino al 24 marzo, a cura di Rocco Guglielmo e Alessandro
Romanini. Contemporaneamente la Galleria Mucciaccia ospita la
mostra “Muse Silenti”, che presenta una selezione di sculture
realizzate dall’artista, tra cui il modello scultoreo
dell’installazione di Piazza Cavour.