La “bomba Kvara” a Napoli. I carabinieri della compagnia di Sorrento stanno setacciando le zone della costiera per contrastare il mercato nero del fuoco pirotecnico e quello che
sta emergendo in questi ultimi giorni e’ un dato particolare: a
finire in manette sono persone incensurate.
A Vico Equense i militari della locale stazione hanno
arrestato per detenzione illegale di materiale esplodente per la
vendita un 34enne incensurato del posto.
I Carabinieri hanno perquisito il bar dell’uomo. Rinvenuti e
sequestrati 6 chili e 300 grammi di materiale esplodente privo
di qualsiasi categoria e 8 chili di materiale pirotecnico
categorizzato detenuti illegalmente per la vendita.
Piu’ di 14 chili di esplosivo che hanno reso obbligatorio
l’intervento dei carabinieri artificieri di Napoli data
l’elevata pericolosita’ degli ordigni. L’arrestato e’ in attesa di
giudizio La “bomba Kvara” a Napoli, ma anche
“il pallone di Messi” a Cagliari e fuochi illegali in vendita in
tutta Italia, tonnellate dei quali sequestrati: anche per il
2022 la notte di Capodanno e’ caratterizzata dal brindisi per gli
auguri, ma anche dall’uso dai balconi di botti molto pericolosi.
Tanti i sequestri avvenuti nelle ultime ore in diverse
localita’ italiane da parte delle forze dell’ordine, impegnate
nel cercare di arginare la mania che troppo spesso porta a
tragedie. In primo piano c’e’ Napoli, con gli abusivi che da
tanti anni preparano grandi bombe battezzandole con nomi legati
al club azzurro di calcio: “A Napoli ormai scaramanzia e
speranza di festa uniscono calcio e botti a Capodanno.
Quest’anno abbiamo sequestrato anche bombe fino a tre chili di
materiale esplosivo, che possono essere letali”, spiega Gaetano
Savarese, luogotenente dei Carabinieri, che hanno lavorato a
lungo per la prevenzione nei mesi scorsi, incontrando i
cittadini napoletani anche in chiesa per spiegare i rischi che
si corrono. L’appello e’ a comprare solo fuochi legali e a
festeggiare responsabilmente, ma sulle bancarelle improvvisate
si vendono botti di tutti i tipi, compresa una new entry, la
bomba Kvara da tre chili: “l’abbiamo fatta esplodere dopo il
sequestro – spiega il carabinieri – e ha fatto un cratere di un
metro in una cava. Se chi la accende e’ a dieci metri o meno di
distanza rischia davvero la vita”.
Ma le forze dell’ordine sono al lavoro in tutta Italia. Da
Cagliari arriva l’allarme per il “pallone di Messi”, grande come
un pallone, appunto, e capace di distruggere una stanza di casa,
mentre in quasi tutte le citta’ sono stati compiuti piccoli e
grandi sequestri. A Palermo sono state tolte dal mercato
illegale quattro tonnellate di botti, altre due nel Casertano, e
sequestri nelle ultime ore si sono registrati a Roma, Pescara,
Lecce, Nuoro, Matera, Ascoli Piceno, Citta’ di Castello, in
Calabria e praticamente in tutte le regioni italiane.
Diverse le ordinanze dei sindaci – il cui rispetto e’ pero’
sempre molto difficile da garantire – che vietano l’uso dei
fuochi, come a Potenza o a Torino, dove sono previste multe fino
a 500 euro. Altrove ci si limita a delle raccomandazioni e le
ordinanze emanate, ad esempio a Milano, riguardano il divieto
del vendita per l’asporto di superalcolici e di bevande in vetro
e lattine. Intanto, mentre si registrano i primi arresti in
Campania e in Basilicata, nei pressi di Torino c’e’ stato il
primo scoppio dannoso di due grossi petardi artigianali: nessun
danno alle persone, per fortuna, ma solo il crollo di intonaco
nei portici di Rivarolo Canavese.
Dalle forze dell’ordine e dalle autorita’ cittadine gli
appelli alla prudenza sono continui. “Parliamo ai ragazzini –
spiega il carabiniere di Napoli – che raccolgono botti inesplosi
e rischiano, ma anche ai loro genitori, per far capire che a
Capodanno si puo’ gioire guardando fuochi sparati dai
professionisti e non rischiare ferite o la vita.Basta un attimo
e il Capodanno finisce in tragedia. I fuochi sono belli ma fatti
in un posto adatto da personale esperto, serve accendere miccia
e allontanarsi a 50 metri, invece chi compra quelli illegali
resta li’ e non pensa che se il botto si capovolge, proietta le
schegge pericolose verso di lui e chi assiste allo spettacolo
nelle vicinanze”.
La battaglia forte e’ contro chi li vende abusivamente: “i fuochi
illegali – sottolinea Savarese – sono veri e propri ordigni che
fanno forti esplosioni e se il contenitore e’ di plastica duro la
detonazione piu’ forte porta alla proiezione di schegge come la
bomba a mano da guerra che ha 40 grammi di esplosivo. Una
cipolla venduta illecitamente ha dentro esplosivo pirico
clorato, potassio, alluminio e zolfo, si fa una miscela
detonante, e se la cipolla pesa dai 100 ai 400 grammi di miscela
pirica supera una bomba a mano”.
Inoltre, “spesso sulle bancarelle abisive – dice il
carabiniere – non vengono conservati i fuochi in un posto
asciutto e il botto che ha preso pioggia o umidita’ puo’ non
esplodere al momento, ma poi i raazzini li prendono, non sanno
che la polvere nera si e’ sfaldata dentro e quando si accende la
miccia il fuoco parte in maniera diversa da come e’ stato
progettato. Dalle statistiche la maggior parte delle persone al
pronto soccorso sono ragazzini che hanno preso da terra fuochi
per farli riesplodere”.