La procura di Napoli ha aperto un fascicolo per frana colposa. Al momento non ci sono indagati, si procede contro ignoti. Le cose cambieranno quando si potranno avviare sopralluoghi e perizie. Non a breve, comunque. Adesso è ancora il tempo della mobilitazione dei soccorsi. I vigili del fuoco non hanno mai smesso di scavare dall’alba di sabato, e ieri sono arrivati alle case. E coloro che mancano all’appello stanno passando rapidamente, anche nelle comunicazioni ufficiali della prefettura, da dispersi a vittime. Il corpo di Eleonora Sirabella era stato recuperato già l’altra sera. Ieri ne sono stati trovati altre sei: Maurizio Scotto Di Minico, 32 anni, sua moglie Giovanna Mazzella (30), il loro bimbo Giovangiuseppe, nato appena il 4 novembre scorso. Epoi Nina Blagova (58) e Francesco e Maria Teresa Monti, fratelli di undici e sei anni. L’obitorio allestito all’ospedale di Lacco Ameno è andato improvvisamente riempiendosi. Ora, dal momento che c’è una indagine della magistratura, è probabile che per ognuna delle vittime venga disposta l’autopsia. Quindi non è ancora possibile ipotizzare quando siano fissati i funerali. Sulla tragedia di Ischia c’è da registrare un duro intervento del capo della Protezione civile Francesco Curcio, che sta gestendo in prima persona la situazione: «Riesco a parlare di prevenzione solo durante le emergenze, è drammatico a tutti i livelli, oggi siamo qui a parlarne per ché purtroppo c’è una tragedia. Dobbiamo ampliare il tema della discussione anche quando non siamo in un evento drammatico: la prevenzione strutturale. La cultura di protezione civile, il comportamento ci possono aiutare ma è evidente che non sono sufficienti