A Cura di Valentina Busiello:
Il Dott. Alessandro Gravina, figlio e nipote d’arte, di papa’ Comandante e Colonnello e di nonni Generali dell’Aeronautica Militare. Ufficiale e Tenente in congedo, con il cuore nell’Arma Azzurra, non piu’ in servizio. Attualmente specializzato con una Laurea in Scienze Motorie nella professione di Personal Trainer.
Lo Sport e’ fondamentale nella vita dell’umano, in generale. E’ fonte di benessere nell’uomo e nella donna. L’allenamento fisico deve essere uno stile di vita.
Benvenuto Dottor Alessandro Gravina.
Chi pratica lo sport, non puo’ farsi trovare in sovrappeso. Ci illustra la sua professione da Personal Trainer, ma soprattutto com’è strutturata?
Come Personal Trainer seguo diversi tipi di persone. La professione del Personal consiste nel fare un lavoro analitico sulla singola persona sulla base delle sue problematiche ed esigenze, il tutto ovviamente accompagnato da un regime alimentare sano.
Purtroppo la professione del Personal Trainer non ha un vero riconoscimento in termini di figura professionale, come ad esempio c’è in alcune altre categorie di lavoratori: i fisioterapisti, infermieri, medici, psicologi, e tante altre figure analoghe sono inquadrate e riconosciute in degli albi professionali. Per i Personal Trainer invece non esiste alcun albo in cui si richiedano dei requisiti minimi per farne parte. Infatti, per fare il Personal Trainer, basta acquisire dei brevetti attraverso dei corsi di formazione spesso molto brevi e incompleti, presso associazioni o scuole di formazione riconosciute dalle federazioni sportive. Secondo il mio punto di vista, la mia professione dovrebbe ricevere maggiore attenzione ed evoluzione: sarebbe molto importante accedervi attraverso un percorso accademico, come appunto il Corso di laurea in Scienze Motorie e specializzarsi attraverso un percorso di studi ben approfondito, in modo tale da creare una rete di veri professionisti del settore.
Qual è la sua visione di disciplina nello Sport nel settore Personal?
Il percorso di studio necessario per svolgere la professione del Pesonal Trainer è estremamente multidisciplinare: un professionista del settore deve conoscere l’Anatomia Umana, la Fisiologia, la Biomeccanica del Movimento Umano, la Biochimica, senza ovviamente tralasciare quelle che sono le tecniche, i mezzi ed i metodi di allenamento. Deve avere quindi avere le conoscenze e le competenze per utilizzare le tecniche più appropriate per il raggiungimento degli obiettivi del proprio allievo. Bisogna inoltre lavorare tanto sull’aspetto psicologico e motivazionale delle persone, facendogli capire che i risultati si ottengono rispettando appunto quelli che sono i tempi fisiologici di adattamento del corpo agli stimoli allenanti, e soprattutto allenandosi con costanza e non in maniera troppo frammentaria o saltuaria.
La maggior parte di persone che alleno hanno discopatie, problemi di circolazione, o provengono da percorsi di riabilitazione, dove effettuo in sinergia alle altre figure professionali un lavoro di potenziamento post riabilitativo, e mi occupo anche di allenamento posturale.
Quando ho a che fare con persone un po’ avanti con gli anni, ma non solo, è importantissimo migliorare quella che io chiamo la “funzione motoria”: bisogna rendere agevoli e non problematici tutti i movimenti svolgibili nella vita quotidiana come andare a fare la spesa, salire e scendere le scale, portare dei pesi e sollevarli nel modo giusto durante le faccende domestiche, imparare o ri-imparare a piegarsi nel modo corretto. Il lavoro del Personal Trainer è “cucito sulla persona” come un abito su misura: a un miglioramento fisico in termini di benessere generale, con il risultato di facilitare la vita quotidiana, si aggiunge ovviamente anche un miglioramento estetico. Il movimento nasce come un’esigenza naturale di ogni essere vivente, ma nel caso della nostra specie con il passare del tempo è come se si fosse snaturalizzato, a causa delle nostre abitudini di vita sedentarie e statiche. C’è bisogno quindi di rieducare le persone al movimento!
Per farti un esempio: lo “squat” che è uno degli esercizi tra i più famosi e importanti, non tutti riescono o sono in grado di farlo subito agevolmente in età adulta. Eppure, se ti dovesse capitare di osservare un bambino piccolo mentre si piega, ti renderesti conto che è in grado di eseguirlo perfettamente!
Dottor Alessandro Gravina, e’ laureato in Scienze Motorie, con una tesi in?
La mia tesi di laurea la sviluppai sul tema delle tecniche e dei metodi per ottenere l’ipertrofia muscolare. L’ipertrofia muscolare è l’aumento della sezione trasversa del muscolo, in parole povere il tanto agognato aumento di massa muscolare. Nello sviluppo della tesi sono ovviamente partito da quelli che sono i principi anatomici e fisiologici, ovvero come è strutturato il muscolo e cosa avviene al suo interno, per poi trattare ed approfondire alcuni dei tantissimi metodi e tecniche per ottenere appunto l’aumento trofico.
Ci illustra un consiglio per l’aumento della massa muscolare?
La cosa piu’ importante è capire che il corpo umano ha bisogno sì di allenamento, ma anche del giusto recupero, dove per recupero intendo riposo (ore di sonno), allenamenti che si svolgono in giusta frequenza ed alla giusta distanza l’uno dall’altro e alimentazione bilanciata ed adeguata. La crescita muscolare avviene infatti con quella che chiamiamo supercompensazione, ovvero l’adattamento trofico e funzionale del muscolo agli stimoli allenanti: perché avvenga la supercompensazione lo stimolo allenante deve essere progressivo, deve avere la giusta frequenza nel tempo, deve essere ben strutturato in termini di volume ed intensità. Vi sono una serie di mezzi (esercizi) e metodi (tecniche) da utilizzare, ed un buon personal trainer è in grado di prescriverti la tipologia di lavoro più adeguata, seguendoti passo dopo passo nel tuo allenamento e monitorando una serie di parametri, dandoti ovviamente gli stimoli psicologici adeguati per raggiungere i tanto agognati risultati.