Si sono messi in fila questa mattina alle 5, aspettando la ‘Discesa del Quadro’ della Madonna
del Rosario, nel Santuario di Pompei, una devozione che si
ripete ogni anno e – dopo la pandemia – ha mobilitato fedeli da
tutta Italia, circa 60mila.
Anche ora dal piazzale antistante la Basilica fin sulle scale
dell’altare maggiore, e’ un’interminabile fila di devoti che un
tempo potevano baciare l’effigie sacra che ora, per cautela
contro il Covid, si puo’ solo guardare. Una ragione, questa, per
la quale la giornata non e’ piu’ denominata ”il bacio a Maria”,
ma un incontro con la Vergine, per ”incrociarne lo sguardo” da
vicino.
Il quadro sara’ risollevato in alto e ricollocato nella sua
teca sull’altare solo all’una di questa notte. E il
pellegrinaggio allora terminera’ .
L’affluenza – dopo i due anni di pandemia, quest’anno e’ stata
talmente alta che si calcolano appunto circa 60mila fedeli
giunti da tutta Italia, ma anche molti stranieri.
Lo scorrere della fila e’ continuo, senza interruzione. Ma
tutti vogliono anche partecipare alla Messa e, per soddisfare le
esigenze delle decine di migliaia di devoti, e’ stato raddoppiato
il numero delle celebrazioni, prima ogni ora, poi ogni mezz’ora.
Un lieve rallentamento dell’affluenza si e’ registrato solo
quando e’ piovuto: il piazzale del Santuario si e’ svuotato, per
tornare a riempirsi appena le condizioni meteo sono migliorate.
Alle ore 12, l’arcivescovo di Pompei, monsignor Tommaso Caputo,
ha presieduto la recita della Supplica al termine della quale ha
benedetto l’affollatissima navata raccomandando a tutti di
”guardare negli occhi la Madonna del Rosario alla quale poter
chiedere le grazie per i propri cari e i propri ammalati”, ma
anche di ”incrociare gli occhi con Gesu’ che la Madre celeste
tiene sulle sue ginocchia e invita a pregare”.