E’ stato condannato a 7 anni di carcere, un marocchino di 59 anni accusato del tentato omicidio della moglie, colpita perche’ non voleva indossare il velo islamico. Alla donna il marito dovra’ dare un risarcimento di 50 mila euro. L’uomo ha negato le accuse, sostenendo di non essere un assiduo frequentatore della moschea e di non aver costretto la moglie a indossare il velo. Per lui il pm aveva chiesto 5 anni e 4 mesi, mentre il suo legale, l’avvocato Luca Bosisio, aveva chiesto di derubricare l’imputazione nelle lesioni personali gravi e una condanna inferiore ai 3 anni, con l’affidamento in prova ai Servizi sociali. Il giudice ha pero’ inflitto una condanna molto piu’ pesante delle richieste, ovvero appunto 7 anni di reclusione, con il risarcimento alla moglie. Il dramma familiare risaliva a un anno fa, quando l’uomo accoltello’ alla schiena la moglie cinquantenne. “Avevamo litigi frequenti – aveva spiegato nella precedente udienza la donna -, soprattutto da quando lui si era avvicinato di piu’ alla moschea e voleva fare la figura del buon mussulmano: voleva che anche io mettessi il velo e che mi comportassi come una moglie musulmana. Io sono nata musulmana, ma non sono mai stata molto praticante: mi ha conosciuto cosi’ e voglio restare cosi’, lo trovo giusto. Preferisco farmi uccidere che vivere una vita come vuole lui”