Il Consiglio viene del tutto esautorato delle sue prerogative, con l’approvazione in commissione del testo di legge che modifica lo Statuto, De Luca accentra tutto nelle sue mani”. Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento Cinque Stelle del Consiglio regionale della Campania, commenta così l’approvazione in Commissione Affari istituzionali della proposta di legge, voluta e spinta da Vincenzo De Luca, che modifica lo Statuto, ossia la “carta costituzionale” del Consiglio regionale. Poi toccherà al Regolamento.
“Il capo potrà decidere di far arrivare in aula provvedimenti senza che sia dato il tempo di discuterli in commissione né di emendarli, e magari ponendovi pure il voto di fiducia – sottolinea – si tratterà così di un potere assoluto rispetto al quale né le opposizioni né la stessa maggioranza potranno intervenire. Se questa legge scellerata dovesse passare servirà informare e mobilitare le piazze, attivandosi per promuovere un referendum”.
“E’ sconcertante che una legge che imbavaglia il Consiglio venga proposta da un consigliere regionale: almeno De Luca si assumesse la responsabilità di proporla a sua firma. E invece la maggioranza, in maniera assolutamente servile rispetto al volere del capo, si è approvata questo provvedimento che riduce fortemente le prerogative delle Commissioni e del Consiglio – attacca – Quando il capo porrà la fiducia la maggioranza dovrà rispondere: ‘Sì’. In caso contrario, il Consiglio verrebbe sciolto. Quando poi il capo vorrà l’urgenza, i provvedimenti arriveranno direttamente in aula e l’opposizione non potrà apportare modifiche migliorative, né potrà farlo la stessa maggioranza. Inoltre potendosi porre la fiducia su tutte le materie considerate strategiche contenute nel Def, di fatto si consente che la fiducia possa essere posta su tutto. Questa è la monarchia regionale che De Luca vuole instaurare in Campania, la Delucrazia”.
“Tutta la maggioranza allineata ha votato favorevolmente rispetto al testo di modifica – afferma Luigi Cirillo, componente della Commissione Affari Istituzionali – E questo significa che quando il presidente pone la fiducia, in caso di voto contrario, si va tutti a casa: capite che potere e che pressione può così esercitare il presidente sulla sua maggioranza. Il problema è che manca la discussione, è tutto accentrato nelle mani di un solo uomo, di De Luca, che deciderà tutto, senza considerare minimamente le posizioni del Consiglio”. Per Cirillo, “altro punto critico è quello che riguarda una procedura di urgenza introdotta, a tutti gli effetti, a 360 gradi”. “Vengono dati soli 15 giorni entro cui un provvedimento, se non è stato discusso e licenziato dalla Commissione competente, passa direttamente in Consiglio per la discussione e votazione del testo, venendo così meno le prerogative della Commissione stessa, che è il vero luogo istituzionale in cui avviene il confronto e in cui i testi di legge vengono migliorati anche col contributo delle opposizioni”.
Gennaro Saiello, componente della stessa Commissione evidenzia che “ancora una volta De Luca e la sua maggioranza invece di pensare alle esigenze reali dei campani, pensa a rafforzare il suo controllo sulla sua stessa maggioranza, di cui evidentemente non si fida”. “L’intenzione di De Luca è mettere le mani sulle regole per accentrare tutto nella sua persona – conclude – Poiché è per modificare lo statuto è richiesta una doppia votazione, ci opporremo con qualsiasi mezzo a nostra disposizione per poter arginare e scongiurare questo pericolo per la democrazia campana. La battaglia per difendere la democrazia che il M5S sta portando avanti a livello nazionale, ora dovremo portarla in Regione Campania”.