Oltre 800mila euro messi in campo e ben 1.600 famiglie campane in difficoltà pronte a poter utilizzare la misura. Consiglio regionale, ordine degli psicologici, pediatri e medici di base coinvolti nel progetto. Tutti uniti per combattere i disagi psicologici aiminori dovuti alla post-pandemia. Questo il progetto frutto dell’intesa raggiunta tra la Regione Campania e l’Ordine degli psicologi. Il percorso di assistenza psicologica è rivolto aiminori dai 3 ai 18 anni nati in contesti di famiglie in svantaggio socioeconomico. Lockdown e restrizioni, infatti,sono stati ancorpiù pesanti per i più piccoli, amaggior ragione se in condizioni di disagio familiare.
IL PERCORSO
Saranno i medici di base e i pediatri a valutare la necessità di inserimento dei loro pazienti nel percorso. In quel caso, attraverso i loro medici di riferimento, le famiglie potranno accedere a un voucher per un massimo di dieci incontri con uno psicologo e avranno la possibilità di scegliere liberamente il professionista da una short list già disponibile sul sito dell’Ordine. Sono già oltre il migliaio i professionisti che si sono resi disponibili. Il progetto, realizzato in Campania prima che in ogni altra Regione, è stato presentato ieri nel corso di un’iniziativa che si è tenuta nella sala Nassirya del palazzo del Consiglio regionale, organizzata dalla consigliera regionale Bruna Fiola. È stato un suo emendamento al collegato alla Legge di stabilità a permettere il via libera alla misura. «È una misura a “burocrazia zero”, in quanto le famiglie potranno rivolgersi direttamente al loro pediatra o al medico di base e saranno questi ultimi ad
attivare la misura. Niente domande, niente attese, niente documentazione da preparare, solo il consiglio e il supporto del proprio medico», esulta la Fiola per il via all’iniziativa su cui tanto si è spesa. Per il presidente dell’ordine degli psicologi Armando Cozzuto «si tratta di una misura concreta e immediatamente spendibile a favore dell’infanzia e delle famiglie in condizioni di svantaggio socioeconomico. Con questo progetto vogliamo aiutare le fasce sensibili della popolazione, come i ragazzi, gli adolescenti e le famiglie, che necessitano di un sostegno soprattutto dopo il Covid e dopo tutte le limitazioni forzate e l’assenza di spazi relazionali e sociali fondamentali per il benessere psicofisico dei nostri
ragazzi».