Maradona pieno, si guarda con preoccupazione il dolore muscolare di Osimhen. Inizia cosi’ a
Napoli la settimana che porta alla sfida contro il Liverpool, la
corazzata del girone di Champions League, il primo grande esame
europeo dopo quello italiano superato dagli azzurri di Spalletti
con la vittoria in casa della Lazio. Gara durissima ma con
l’entusiasmo dei 45.000 tifosi azzurri che hanno acquistato il
biglietto e degli oltre 2.000 tifosi inglesi attesi al Maradona.
L’incognita riguarda le condizioni di Osimhen, che oggi si e’
allenato a parte causa di un risentimento muscolare accusato nel
finale della sfida dell’Olimpico. L’attaccante nigeriano e’ in
forte dubbio, domani Spalletti parlera’ delle sue condizioni e
anche delle soluzioni in sua assenza, che sono due: giocarsi
tutto sulla punta di riserva Simeone, pronto a esordire in
Champions League col tatuaggio che porta da anni, oppure puntare
dall’inizio su Raspadori come finta prima punta in un tridente
con Kvaratskhelia e Lozano, che sta meglio.
Dubbi a cui il dolore di Osimhen e gli esami medici daranno
risposte, in un match che ha grande importanza anche nella
psicologia dei calciatori a partire dai quattro all’esordio in
Champions: Rrahmani e Kim in difesa, Anguissa a centrocampo e
Kvaratskhelia davanti. I due dietro, insieme a Meret, sanno di
dover frenare un Liverpool che ha voglia di gol dopo lo 0-0 nel
derby con l’Everton. Nunes, soprattutto, ha voglia di mostrare
subito in Europa il suo valore da 75 milioni costato ai “reds”,
con Klopp che punta su di lui, dopo il suo gol all’esordio ma
anche squalificato per tre giornate di Premier per un’espulsione
dopo una testata a un avversario del Cristal Palace. Nel derby
con l’Everton e’ tornato ma Pickford gli ha chiuso la porta,
Meret vuole fare lo stesso. La citta’ invece apre le porte ai
tifosi inglesi, con un appello del sindaco Gaetano Manfredi:
”Napoli e’ una citta’ di grande accoglienza. Dico a tutti i
tifosi del Liverpool che possono venire con grande tranquillita’
ma chiedo loro di rispettare le nostre regole e le regole della
pacifica convivenza perche’ i napoletani lo faranno”.