Il primo trapianto di pene negli Stati Uniti avra’ luogo nei prossimi mesi alla Johns Hopkins university del Maryland su di un soldato reduce della guerra in Afghanistan: ad annunciarlo al ‘New York Times’ lo stesso team di medici e chirurghi che stanno preparando la
procedura, sinora sperimentata due volte al mondo. E con successo solo su di un uomo del Sudafrica di 21 anni, recentemente divenuto padre. Gli specialisti del prestigioso centro medico Usa pianificano di prelevare l’organo da un donatore deceduto e stanno ultimando
i test per la scelta del veterano da mettere in lista d’attesa per il trapianto: si calcola che 1.367 soldati reduci dalle guerre in Iraq e in Afghanistan tra il 2001 ed il 2013 abbiano sofferto ferite agli organi genitali tali, da danneggiare gravemente le funzioni sessuali e urinarie. La procedura prendera’ 12 ore e potra’ essere effettuata solo su di un candidato con un’uretra intatta: nel corso dell’intervento i chirurghi connetteranno le vene e le arterie del pene donato al paziente che ricevera’ l’organo: le terminazioni nervose del paziente dovrebbero quindi crescere dal ritmo di 2,5 centrimetri al mese. Il soldato dovrebbe cosi’ recuperare le funzioni sessuali e poter avere figli. I pazienti sottoposti a questo trapianto dovranno prendere farmaci anti-rigetto per il resto della vita. Gli specialisti della Johns Hopkins guidati da Andrew Lee, direttore di chirurgia plastica ricostruttiva – hanno ricevuto il permesso di effettuare 60 procedure di questo tipo.