Mare Nostrum. E i tre cerchi di Europa, Africa e Asia. In un clima di pace, amicizia, unità nella diversità, dialogo e condivisione dei valori. La 19esima edizione dei Giochi del Mediterraneo si terrà ad Orano, in Algeria, da sabato 25 giugno a mercoledì 6 luglio. Si prospetta un incontro coinvolgente di popoli e culture nel segno dello sport olimpico.

Per la prima volta nei 70 anni della storia della rassegna multidisciplinare (sono attesi 4500 atleti provenienti da 26 paesi), la presidenza della Confederazione dei Giochi del Mediterraneo (CIJM) è italiana, affidata al bicampione olimpico Davide Tizzano, oro a Seul 1988 e Atlanta 1996, attualmente Direttore del Centro di Preparazione Olimpica di Formia.

Benessere fisico, sport e impegno sociale. Contestualmente alla prestigiosa kermesse verrà infatti lanciato l’ambizioso progetto “Mediterranean Power-Mare Nostrum”, sostenuto dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, in sinergia con la Confederazione dei Giochi del Mediterraneo (CIJM). Si tratta di una campagna di comunicazione dedicata alla prevenzione del tumore al seno, che studiosi ed esperti ribadiscono essere una malattia multifattoriale ad eziologia ignota, attualmente molto diffusa, e secondo le statistiche tuttora una delle prime cause di morte per neoplasia in tutto il mondo. È prevista una sessione ad hoc, mediante la divulgazione di opuscoli informativi e la diffusione di video illustrativi nelle diverse lingue del Mediterraneo (inglese, francese, arabo, spagnolo e italiano). In tal modo la manifestazione di Orano si arricchisce con un pioneristico programma sociale, teso a sensibilizzare le atlete, le allenatrici e le dirigenti partecipanti e non solo. Le gare saranno l’occasione per amplificare l’iniziativa di prevenzione, tesa a cambiare l’approccio strutturale verso il subdolo carcinoma, con il supporto delle associazioni algerine di settore.

Il progetto “Mediterranean Power-Mare Nostrum” sarà presentato alla stampa, per la prima volta, presso il Circolo Canottieri Aniene di Roma mercoledì 15 giugno, alle ore 11:00. Il messaggio sarà focalizzato sul promuovere le attività remiere (canottaggio e dragon boat) quali discipline atte a migliorare la vita delle donne che hanno lottato o che portano tuttora avanti quotidianamente la loro personale battaglia contro il tumore al seno. Notevoli sono infatti i benefici del canottaggio, riconosciuti ampiamente a livello medico-scientifico: non solo coinvolgimento emozionale ma anche azione di vascolarizzazione e di ritonificazione muscolare, se associata ad una corretta tecnica remiera. Da qui un connubio innovativo di medicina integrata in ambito oncologico riabilitativo, già sperimentato in Italia presso il Polo Sportivo di Prevenzione Oncologica con sede a Formia, che avrà una appendice dedicata ai Giochi del Mediterraneo, evento che da quest’anno ha deciso di veicolare questo messaggio di prevenzione e riabilitazione in tutti i paesi appartenenti alla Confederazione.

«Il progetto del canottaggio benefico, teso a rinvigorire il corpo e lo spirito, che molti propagandano ma pochi professano concretamente, estende i suoi confini dopo l’esperienza sul territorio italiano, ampiamente sostenuta dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, e amplifica il suo raggio d’azione a livello intercontinentale con un salto di qualità. Approda alla ribalta mondiale con i Giochi del Mediterraneo, dove sono rappresentati i tre continenti (Europa, Africa e Asia) il progetto sportivo imperniato sulla dimensione sociale», afferma entusiasta Davide Tizzano. «È una grande novità per i Giochi del Mediterraneo (nella cui composizione è stata istituita la “Commissione Donne per lo Sport”, altra vera innovazione), perché sostiene per la prima volta una campagna rivolta alle donne attraverso la prevenzione del tumore al seno con diverse azioni. Il lancio dell’iniziativa si lega agli ideali dell’Accademia Olimpica Internazionale: l’olimpismo per eccellenza diventa veicolo di comunicazione e si salda con il contenuto della prevenzione, il cui messaggio si sublima in Algeria, in occasione della cerimonia di apertura e chiusura della 19esim edizione dei Giochi del Mediterraneo, durante i quali saranno previste delle apposite postazioni

negli impianti di rilievo e non solo».

Convinto fautore del progetto “Mediterranean Power-Mare Nostrum” è il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, che dichiara: «Chi mi conosce sa che da sempre promuovo e sostengo con convinzione le iniziative che coniugano lo sport con progetti di alto valore sociale e medico-scientifico, e per tale ragione, da molti anni ormai, sono al fianco di Davide Tizzano nei progetti denominati “Le Sirene di Ulisse” e “Rowing for Cure”, che rispettivamente, da un lato, vedono atlete operate di tumore al seno gareggiare ogni anno in Dragon Boat per promuovere l’importanza della prevenzione e della terapia riabilitativa tramite il canottaggio e, dall’altro, si sono concretizzate nella creazione di un centro di prevenzione con sede stabile a Formia, che si avvale di supporti sia scientifici che psicologici ed è monitorato da una Commissione Tecnico Scientifica che fa capo ad un’eccellenza in ambito oncologico qual è l’Ospedale Cardarelli di Napoli. Oggi, con il progetto “Mediterranean Power-Mare Nostrum”, portiamo finalmente la nostra filosofia e la nostra buona pratica ai Giochi del Mediterraneo, di fronte a 26 Paesi provenienti da tutto il mondo, nell’auspicio che questa immensa platea funga da volano per l’affermarsi di un percorso sanitario preventivo e riabilitativo di alto valore scientifico contro una patologia grave e assai diffusa, con lo scopo di consentire ad un significativo numero di pazienti oncologiche di massimizzare gli effetti delle terapie attraverso allenamenti mirati inquadrati in protocolli medico-chirurgici di riconosciuta validità».

Alla conferenza stampa di presentazione di “Mediterranean Power-Mare Nostrum” interverranno Davide Tizzano, il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele e Isidoros Kouvelos, Presidente dell’Accademia Olimpica Internazionale.