Nel primo sabato di entrata in vigore dell’ordinanza comunale protesta in centro storico per lo stop orario e i divieti Ma lo sballo senza regole con alcol a pochi euro prosegue a Chiaia Un coro di fischi contro la polizia, le bottiglie lanciate con violenza per terra. A largo Giusso monta la protesta alle due in punto, quando le saracinesche dei locali si abbassano come da ordinanza sindacale. I vicoli e le piazze del centro storico iniziano a svuotarsi, ma la movida continua oltre le regole e oltre l’imponente schieramento delle forze dell’ordine in campo. Dell’ordinanza non sappiamo niente e non ce ne frega niente, vicoletto Belledonne a Ghiaia un’ora dopo il “coprifuoco” stabilito dal provvedimento comunale. Sono le tré passate e da una porta semichiusa una mano allunga bicchieri e cocktail a gruppi di ragazzi in sneaker e piumini. La formula è tré drink a dieci euro. Anche Via Bisignano è piena di gente a quell’ora: non ci sono più tavolini in strada con bottiglie a 25 euro e non c’è più la musica ad alto volume, ma restano il vociare e le risate senza controllo. Fino alta scorsa settimana, con i locali aperti senza regole, la gente restava fino alle sei del mattino. Oggi va un po’ meglio, ma continuiamo a non dormire e a subire i disagi della mala movida», racconta un residente del quadrilatero dei baretti. I filmati diffusi ieri su Facebook e altri social dai comitati di quartiere mostrano l’ennesima notte di alcol e assembramenti. Da Chiaia al centro storico, le strade sono un tappetto di cocci di vetro e plastica.