L’amaro sfogo di una chirurga 32enne di origine siciliana aggredita davanti casa nel centro storico: “Perché investire su Napoli se poi mi tratta così? Siamo completamente allo sbaraglio”
La chirurgo, di 32 anni aggredita nel centro storico “Picchiata per un telefonino questa città ormai è invivibile’ dì Antonio Di Costanze «Questa città che ho sempre amato, è diventata totalmente invivibile». E ancora: «Perché investire su Napoli e buttare sangue se mi risponde trattandomi male, aggredendomi, derubandomi e picchiandomi?». Sono due passaggi dell’amaro sfogo di Chiara Lanza Volpe, 32 anni, medico chirurgo. a pagina 6 “Picchiata per un telefonino la città è diventata invivibile5 L’amaro sfogo di una chirurga 32enne di origine siciliana aggredita davanti casa nel centrostorico: “Perché investire su Napoli se poi mi tratta così? Siamo completamente allo sbaragli di Antonio Di Costanze «Questa città che ho sempre amato, è diventata totalmente invivibile». E ancora: «Perché investire su Napoli e buttare sangue se mi risponde trattandomi male, aggredendomi, derubandomi e picchiandomi?». Sono due passaggi dell’amaro sfogo di Chiara Lanza Volpe, 32 anni, medico chirurgo in una nota clinica privata dove lavora dopo essersi specializzata all’ospedale dei Pellegrini. Il medico nel weekend ha subito una violenta aggressione mentre rientrava a casa nei centro storico. È stata minacciata, strattonata e picchiata con calci e pugni «con inaudita violenza» come sottolinea nello sfogo pubblicato all’alba di domenica su Facebook. Un racconto che ha indignato. E in tanti hanno voluto esprimere la propria solidarietà alla dottoressa. C’è anche chi da napoletano le ha chiesto scusa. «Non anda re via, non siamo tutti cosi», scrive Giacomo. Chiara Lanza Volpe, siciliana, ma da oltre cinque anni trapiantata a Napoli nel suo lungo post, diventato virale, racconta quanto avvenuto. Ricostruisce le fasi della rapina subita per un bottino di pochi euro: «Un vecchio telefonino nemmeno di ultima generazione». “Qualche giorno fa sono stata derubata del mio cellulare che stava in borsa • si sfoga la chirurga • stasera {sabato per chi legge, ndr) sotto casa sono stata aggredita, picchiata, presa a pugni, ho subito un’aggressione praticamente con !e chiavi di casa in mano. Ho reagito con calci e pugni. Un’aggressione totalmente immotivata, mi hanno rubato il cellulare vecchio e mal funzionante, ma la cosa più agghiacciante sono stati i pugni che mi sono stati dati. La cattiveria con cui sono stata buttata a terra, presa a calci e strattonata». La donna racconta che a soccorrerla sono «sopraggiunti i militari che erano totalmente sconvolti per l’accaduto. Mi hanno aiutata e hanno chiamato la polizia». Ma la volante è «arrivata dopo un po’ (totalmente impegnata per le continue aggressioni che stanno avvenendo a Napoli) • sottolinea Lanza Volpe • Me la sono cavata con lacrime di rabbia, sgomento, paura, tanta paura e lividi sparsi per il corpo. Ho combattuto con calci e pugni per difendermi. Sono scossa e arrabbiata. Ma adesso sto bene». Quindi l’amara riflessione sul capoluogo campano con tanto di appello ai vertici delle istituzioni.