Focalizzare l’attenzione sulla malattia, sulle difficolta’ con cui convivono gli ammalati e sull’importanza della prevenzione: e’ con questi obiettivi che si svolgeranno le iniziative in programma a Napoli per la Giornata mondiale del diabete promossa dall’Organizzazione mondiale della sanita’ che si celebra il 14 novembre. In Campania sono 380mila i pazienti colpiti da diabete e sono 1500 i ragazzi diabetici seguiti dall’associazione Diabete junior Campania onlus coordinata dal chirurgo vascolare Lanfranco Scaramuzzino. L’associazione si occupa di giovani colpiti dal diabete di tipo 1, causato da una reazione immunitaria che distrugge le betacellule del pancreas in cui e’ prodotta l’insulina. Unico strumento per evitare le complicanze della malattia e’ la prevenzione. E a prevenzione e’ al centro delle iniziative promosse per la Giornata mondiale. Si comincia venerdi’ prossimo, 13 novembre, nell’Istituto Sacro Cuore (ore 15) di Corso Europa a Napoli con un dibattito tra medici, diabetici e rappresentanti delle istituzioni. Il convegno intende richiamare l’attenzione sul piano diabetologico regionale e sul miglioramento della qualita’ della vita dei pazienti. Afferma Flora Beneduce, consigliere regionale della Campania: ” fondamentale una campagna di sensibilizzazione i cui risvolti positivi potrebbero incidere sotto forma di riduzione della spesa anche sul bilancio del servizio sanitario”. Si prosegue sabato in Piazza Trieste e Trento (ore 9-17) con il ‘Villaggio della salute’ dove si potranno effettuare il controllo vascolare gratuito, accertamenti podologici, esami della glicemia e dell’emoglobina glicosilata; domenica (ore 11) e’ in programma la passeggiata ‘Mano nella mano da zero a cento anni’ con partenza da Piazza Trieste e Trento e arrivo al Duomo, mentre nel pomeriggio nel Museo Diocesano si terra’ il concerto di Benito Madonia. Sono quattro – spiega Scaramuzzino – le mosse per ”battere il diabete: controllarsi, alimentarsi con attenzione, fare moto e smettere di fumare. Alla base di tutto – prosegue lo specialista – ci sono la necessita’ di avere un’alimentazione controllata senza grassi animali e che prediliga la dieta mediterranea, praticare moto con camminate quotidiane a passo veloce utili anche ad eliminare i chili in piu”’. Accanto alla prevenzione, tuttavia, c’e’ bisogno anche di strutture adeguate. ”In Campania – denuncia Scaramuzzino – mancano centri specialistici per alcune patologie direttamente collegate alla malattia, come il piede diabetico, disturbo particolarmente grave e doloroso che richiede continui controlli e medicazioni per il quale non c’e’ un’organizzazione pubblica sul territorio, mentre bambini e ragazzi diabetici, per fortuna, vengono ben seguiti dagli specialisti dei due Policlinici”. Secondo uno studio dell’Universita’ Tor Vergata di Roma, il costo per la cura di un paziente diabetico sale dai 437 euro ai 7.754 euro se sopravvengono complicanze renali, cardiovascolari,le neuropatie e le retinopatie.