Gli avevano creduto, il padre e la madre. Forse credevano che fosse cambiato e gli avevano concesso
di scontare a casa l’ultima parte della pena inflitta per
maltrattamenti in famiglia. Ma lui li ha ripagati, di nuovo, con
la stessa moneta: la violenza. E sempre per lo stesso motivo:
soldi per ubriacarsi.
A quasi novant’anni ha rischiato la vita Agostino Cannelora,
di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, 89 anni
compiuti appena qualche giorno fa, precisamente il 2 dicembre.
Suo figlio, Catello, pregiudicato di 58 anni, ha tentato di
tutto per ucciderlo, al culmine di una lite in presenza
dell’anziana mamma verificatasi alle 15 di ieri, domenica 5
dicembre.
Secondo il racconto fornito agli investigatori, prima ha
colpito ripetutamente il padre con una stampella che l’anziano
utilizzava per sopperire ai suoi gravi problemi di
deambulazione. Poi gli ha messo le mani al collo, nel tentativo
di soffocarlo. Per fortuna l’anziano signore e’ riuscito a
difendersi dalla furia del figlio ma quest’ultimo, non pago
delle violenze fino a quel momento inferte, ha agguantato una
bottiglia di alcol e ha spruzzato il liquido infiammabile sul
letto dove c’era il padre, nell’intento di appiccare il fuoco
con un’accendino. Solo le preghiere della madre terrorizzata
l’hanno fermato.
Nell’abitazione al civico 17 di via Pietro Carrese, dove i
tre abitano, poco dopo sono giunti i carabinieri della stazione
di Castellammare con i colleghi del Nucleo Operativo
Radiomobile: Catello Cannelora e’ stato arrestato con l’accusa di
maltrattamenti in famiglia e tentato omicidio.
Il povero Agostino e’ stato subito sottoposto alle visite della
guardia medica: i sanitari hanno riscontrato escoriazioni e
contusioni giudicate guaribili in sette giorni. Ovviamente non
ha potuto fare altro che denunciare il figlio. Ai militari ha
riferito che aggressioni, ingiurie e maltrattamenti andavano
avanti ormai da un mese. Il 58enne e’ stato ammanettato e portato
nel carcere napoletano di Poggioreale dove ora si trova a
disposizione degli inquirenti della Procura di Torre Annunziata.
Altri due episodi di maltrattamenti in famiglia si sono
verificati, questa volta a Napoli, precisamente nel quartiere
Vomero della citta’ , negli ultimi giorni. In entrambi i casi a
picchiare le rispettive madri, per costringerle a consegnare
loro i soldi con i quali acquistare la droga, sono stati i
figli.
I carabinieri della Compagnia Napoli Vomero hanno arrestato un
45enne gia’ noto alle forze dell’ordine dopo essere accorsi in un
appartamento – trovato a soqquadro – in via Aniello Falcone.
L’anziana, vittima delle percosse, ha raccontato di aver subi’ to
diverse volte le violenze del figlio.
Altra strada ma stessi destini familiari, qualche giorno fa,
nello stesso quartiere dove i militari hanno arrestato un
25enne, anche lui gia’ noto alle forze dell’ordine: il ragazzo e’
stato preso in flagranza di reato, mentre aggrediva la madre.
Voleva denaro per comprare gli stupefacenti. Non li aveva
ottenuti e per convincere la madre l’ha percossa e distrutto la
casa.