Quel che resta del Napoli, falcidiato dagli infortuni e costretto a rinunciare a sette
pedine, cede all’Atalanta (2-3) al Maradona in una partita in
cui agli uomini di Spalletti non bastano il coraggio e la
volonta’ . Troppo netta la differenza in campo tra la squadra di
Gasperini e la formazione che il tecnico del Napoli riesce a
mettere in piedi, imbottita di riserve e con diversi uomini in
condizioni fisiche precarie.
L’Atalanta con la vittoria si piazza a due punti dagli
azzurri, con la capolista che cede due posizioni ed e’ ora terza
alle spalle del Milan e dell’Inter.
Spalletti, che evidentemente non si fida delle condizioni
atletiche di Demme e Politano da poco guariti dal Covid, mette
in campo Malcuit sulla fascia destra del centrocampo ed Elmas
dalla parte opposta, dando vita a un inedito 3-5-2 che in fase
di non possesso della palla dovrebbe trasformarsi in un 5-3-2.
Le punte sono Mertens e Lozano, mentre Zielinski e’ costretto
inevitabilmente a modificare il suo ruolo tradizionale di
sottopunta in quello di un centrocampista a pieno titolo.
L’Atalanta e’ come al solito molto aggressiva a centrocampo
dove cerca di far valere la superiorita’ fisica rispetto agli
avversari, grazie anche al marcamento a uomo che in quella zona
del campo manda spesso in asfissia gli avversari.
Il Napoli parte bene, ma e’ l’Atalanta ad andare in vantaggio
dopo soli 6′ grazie a uno spunto di Zapata che entra in area di
rigore e serve Malinovski il quale batte a rete di sinistro e
manda il pallone ad insaccarsi sotto la traversa.
La reazione degli azzurri c’e’ e potrebbe portare quasi subito
al pareggio, ma sul rasoterra di Mario Rui proveniente da
sinistra, Lozano con la porta spalancata davanti non riesce a
deviare il pallone.
L’Atalanta trova qualche buono spunto, sempre con Zapata e va
anche vicina al raddoppio con Pessina che si fa parare la
conclusione da Ospina. E’ il Napoli a trovare il gol del
pareggio al 40′ grazie ad una fiammata di Malcuit sulla destra.
Il francese cede la palla a Mertens che a sua volta serve
Zielinski. Il polacco conclude una prima volta ma Musso respinge
e sulla ribattuta del portiere trova la via del gol.
La ripresa si apre con un insperato gol del vantaggio di
Mertens che lanciato da Malcuit parte dalla propria meta’ campo,
entra in area di rigore e batte Musso. Ma per la squadra di
Spalletti quello della vittoria e’ solo un miraggio. L’Atalanta
comincia a macinare il suo gioco e si riversa nella meta’ campo
avversaria. Gli attaccanti di Gasperini sembrano non avere la
mira giusta e allora in soccorso arrivano i difensori e i
centrocampisti per ribaltare la situazione. Al 20′ e’ addirittura
Demiral, lanciato da Toloi sulla destra a presentarsi davanti a
Ospina e a trafiggerlo con un tiro in diagonale. Sei minuti dopo
ci pensa Freuler a deviare in rete un passaggio di Ilicic.
Il Napoli le prova tutte, ma il divario fisico e atletico fra
le squadre si fa ancor piu’ evidente. Nel finale Malcuit e
soprattutto Petagna vanno vicini al gol, ma l’Atalanta chiude la
partita e si prende la vittoria.