Di nuovo in presenza la presentazione di due tra le guide principali che fotografano la ristorazione
italiana, in una fase cosi’ peculiare come la ripartenza dopo il
lungo stop dettato dall’emergenza sanitaria. Apre i giochi,
lunedi’ a Roma, il Gambero Rosso, mentre l’indomani Michelin
Italia ha scelto per la prima volta la Franciacorta, nel
bresciano, come palco per la cerimonia di revelation star,
l’annuncio delle insegne stellate nella 67/a edizione. Le ambite
stelle, da una a tre, vengono assegnati ai ristoranti, non allo
chef; idem per le Tre Forchette, massimo riconoscimento di
Ristoranti d’Italia 2022 del Gambero Rosso. Il settore,
sottolineano i curatori, e’ ripartito alla grande: tornano le
liste d’attesa per conquistare un tavolo alla “corte” dei
ristoranti piu’ blasonati. A testimonianza che c’era una gran
voglia di tornare al ristorante. Per gli esperti del Gambero
Rosso “la ristorazione italiana sta dando prova di grande
vitalita’ e maturita’ (antispreco e sostenibilita’ sono ormai voci
“fisse” dei menu, crescono inoltre le proposte vegane e salutari
di alto profilo). Un anno di transizione come il 2021 ha
registrato felicissimi debutti, basti pensare alle nuove
avventure di Cracco, dei Cerea e di Cannavacciuolo. Per questo
dopo l’anno zero della pandemia, la guida torna con voti e
classifiche. Faranno notizia le new entry, per cui Gambero Rosso
ha deciso di anticipare le 37 conferme tra i Ristoranti “Tre
Forchette 2022”, massimo riconoscimento in guida.
Al Nord: Agli Amici dal 1887 a Udine; Berton a Milano; Cracco a
Milano;
D’O a Cornaredo (Milano); Da Vittorio a Brusaporto (Bergamo);
Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio (Mantova); Enrico Bartolini
al Mudec Restaurant a Milano; La Peca a Lonigo (Vicenza); Laite
a Sappada (Udine);
Le Calandre a Rubano (Padova); Lido 84 a Gardone Riviera
(Brescia);
Miramonti l’Altro a Concesio (Brescia); Osteria Francescana a
Modena; a Piazza Duomo a Alba (Cuneo); Seta by Antonio Guida a
Milano; St. Hubertus dell’Hotel Rosa Alpina a Badia (Bolzano);
Villa Crespi a Orte San Giulio (Novara) .
Al Centro: Casa Vissani a Baschi (Terni); Da Caino a
Montemerano (Grosseto); Enoteca Pinchiorri a Firenze; Glass
Hostaria a Roma; il Pagliaccio a Roma: Il Piccolo Principe del
Grand Hotel Piccolo Principe di Piemonte a Viareggio (Lucca);
Imago dell’hotel Hassler a Roma; La Pergola dell’Hotel Rome
Cavalieri, sempre nella Capitale; La Trota a Rivodutri (Rieti);
Lorenzo a Forte dei Marmi (Lucca); Madonnina del Pescatore a
Senigalli (Ancona); Pascucci al Porticciolo a Fiumicino (Roma);
Reale a Castel di Sangro (L’Aquila); Uliassi a Senigallia
(Ancona).
Al Sud Italia: Don Alfonso 1890 a Massa Lubrense (Napoli);
Duomo a Ragusa; La Madia a Licata (Agrigento); Quattro Passi a
Massa Lubrense (Napoli): Taverna Estia a Brusciano (Napoli);
Torre del Saracino a Vico Equennse (Napoli).