Ci sono i due piu’ piccoli al mondo: il Caffe’ Mulassano e il Caffe’ al Bicerin, entrambi a Torino. Ma
anche alcuni tra i piu’ grandi, come il Pedrocchi a Padova, vero
e proprio complesso monumentale. E poi i piu’ copiati al mondo,
nonostante la battaglia per difendersi a suon di brevetti
internazionali, ovvero lo storico Florian di Venezia, il Caffe’
Greco di Roma, il Cova di Milano. Ma c’e’ anche il piu’
“scalmanato”, il Gran Caffe’ Giubbe Rosse di Firenze, che
all’inizio del Novecento divento’ vero e proprio ring tra
tavolini delle piu’ belle litigate e scazzottate dei protagonisti
del Futurismo. Fino ai piu’ antichi, come il Ristorante Oste
Scuro Finsterwirt di Bressanone, che era aperto gia’ nel 1200.
Per la prima volta nella loro lunghissima storia, in molti
casi multi-centenaria, i locali storici d’Italia aprono le porte
tutti insieme per la prima Giornata nazionale a loro dedicata,
in programma il 13 novembre. Una grande festa per scoprire
bellezza, storie e segreti di questi luoghi diventati negli
anni, e ragion veduta, veri e propri ambasciatori del Made in
Italy nel mondo e meta di turisti e appassionati. “Un cocktail
eccellente lo si cava solo da materiali eccellenti”, ricorda
Enrico Magenes, presidente dell’Associazione Locali storici
d’Italia, citando Jerry Thomas e il suo Manuale del vero
gaudente, considerato oggi la Bibbia dei drink. “E in Italia –
aggiunge – di eccellenze ne abbiamo tante, a partire da tutti
quei locali storici che vivono nel continuo impegno verso il
meglio ma nel rispetto della cultura e della storia. Perche’
spiriti e sogni, alla fine, non sono poi cosi’ lontani”.
A raccontarlo per una giornata, da nord a sud, fino a Lugano
in Svizzera, sara’ il ricco calendario di appuntamenti, visite
guidate e degustazioni diffusi in 75 locali tra alberghi,
ristoranti, trattorie, confetterie, pasticcerie, grapperie,
caffe’ letterari (per info e prenotazioni: www.localistorici.it).
Cosi’ a Bologna si sogna al lussuoso Grand Hotel Majestic “gia’
Baglioni”, frequentato dalle anime del Futurismo come Marinetti,
Balla, Boccioni e Carra’ , ma anche star come Frank Sinatra e Ava
Gardner, Lady Diana e Sofia Loren. Al Ve’ del di Colorno (Parma),
dove visse Maria Luigia moglie di Napoleone, si potra’ scoprire
la cantina di stagionatura dei Culatelli del Podere Cadassa e la
ricetta storica del Tortel Dols di Colorno. A Roma l’Antico
Caffe’ Greco, non e’ solo un percorso nell’arte e nella cultura
con un elenco infinito di ospiti illustri (qui sono passati
Liszt, Bizet, Wagner, Goethe, Casanova, Stendhal e persino
Buffalo Bill), ma leggenda vuole che se un cardinale si siede a
uno dei suoi tavolini diventera’ Papa. Cosi’ almeno accadde a
Gioacchino Pecci, eletto poi Leone XIII.
A Napoli, invece, non c’e’ solo lo storico Gran Caffe’
Gambrinus, con una visita guidata che torna indietro sino ai
tempi di D’Annunzio, Matilde Serao, Croce ed Hemingway, ma per i
palati piu’ raffinati anche la Fabbrica di Cioccolato Gay Odin
spalanca le porte, con degustazione del caratteristico
cioccolatino a forma di Vesuvio, amato da Oscar Wilde ed Eduardo
De Filippo. E ancora, come perdere la focaccia con il formaggio
che ha reso celebre Manuelina a Recco in tutto il genovese e ben
oltre. O al Porto di Savona, che pero’ e’ a Torino, ecco una
specialissima degustazione di varie qualita’ di Vermouth. Fin giu’
a Palermo all’Antica Focacceria S. Francesco per i tipici cibi
di strada in abbinamento ai vini della cantina Duca di
Salaparuta di Casteldaccia.