Tornano le castagne italiane con un raccolto stimato in crescita del 10% rispetto allo scorso anno
anche se inferiore alle attese per effetto della siccita’ estiva.
È quanto emerge dal monitoraggio effettuato dalla Coldiretti che
stima una produzione nazionale superiore ai 38 milioni di
chilogrammi di ottima qualita’ per il frutto simbolo
dell’autunno.
Un ritorno atteso dopo che in alcune zone era stata rischiata
addirittura l’estinzione per la presenza del cinipide galligeno
del castagno (Dryocosmus kuriphilus) proveniente dalla Cina che
provoca ingrossamenti delle gemme di varie forme e dimensioni e
contro il quale e’ stata avviata una capillare guerra biologica
con la diffusione di un antagonista naturale come l’insetto
Torymus sinensis.
“Si resta tuttavia ancora lontani dai fasti produttivi del
passato”, sottolinea la Coldiretti ricordando che nel 1911 la
produzione di castagne ammontava a 829 milioni di chili, ma
ancora dieci anni fa era pari a 55 milioni di chili.
Quest’anno, dall’analisi dei ricci emerge una ridotta
pezzatura dei frutti, ma le prime castagne sono di elevata
qualita’ e non presentano particolari anomalie. Il rischio pero’ e’
quello di trovarsi nel piatto, senza saperlo, castagne straniere
provenienti soprattutto da Turchia, Portogallo, Grecia e dalla
Spagna, considerato che le importazioni nel 2020 sono risultate
pari a ben 24,3 milioni di chili. Da qui la richiesta di
Coldiretti di assicurare piu’ controlli sull’origine e l’invito
ad acquistare nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica o
alle sagre. La produzione made in Italy conta 15 prodotti a
denominazione di origine legati al castagno che hanno ottenuto
il riconoscimento europeo. Cinque in Toscana e sono il Marrone
del Mugello Igp, il Marrone di Caprese Michelangelo Dop, la
Castagna del Monte Amiata Igp, la Farina di Neccio della
Garfagnana DOP e la Farina di Castagne della Lunigiana DOP
mentre in Campania e’ riconosciuta la Castagna di Montella Igp,
il Marrone di Roccadaspide Igp e il Marrone di Serino/Castagna
di Serino IGP, in Emilia Romagna il Marrone di Castel del Rio
Igp, in Veneto il Marrone di San Zeno Dop e i Marroni del
Monfenera Igp, ed i Marroni di Combai Igp, in Piemonte la
Castagna Cuneo Igp e il Marrone della Valle di Susa Igp, e nel
Lazio la Castagna di Vallerano DOP. È in via di riconoscimento
la Castagna di Roccamonfina IGP.