Il Capogruppo di F.d.I.-AN in Consiglio Comunale Vincenzo Moretto, ha così commentato in merito alla fallimentare gestione delle Terme Agnano, ed in particolare sul degrado dell’intera area di Agnano compreso l’ippodromo che non riesce a decollare: “Come si può pretendere, senza la valorizzazione e la riqualificazione delle aree esterne alle terme, che un imprenditore possa rischiare i propri capitali ed investire in una area degradata? Napoli è la terza città d’Italia ed il termalismo, fonte di benessere e ricchezza è attività da secoli praticata ma resta purtoppo ancora la città delle “eccellenze negate”. Eppure Agnano sorge in un contesto di spazio verde, lontano dallo stress e dal ritmo frenetico della città e vicinissima allo svincolo della Tangenziale di Napoli, condizioni attuali per richiamare turisti e tutti coloro che usano i benefici termali per curare il proprio corpo. Devo rilevare inoltre che non è stata una decisione saggia quella di alloggiare per sette mesi gli sfollati dell’ex scuola Belvedere nell’albergo delle Terme, che vanta ora un credito dall’Amministrazione di ben trecentomila euro a fronte dei quali la Società ne ha solo percepiti 4.500 e che sicuramente ha inciso in modo negativo sugli imprenditori circa la condizione dell’albergo. Quando sarà eseguita una riqualificazione di tutta la conca di Agnano? Sicuramente ciò avrà i suoi tempi, ma si puo intervenire nell’immediato con una ordinaria amministrazione per chiudere le buche stradali? Le aree a verde possono avere una cura immediata? Il servizio di spazzamento delle strade può essere effettuato con regolarità? I cassonetti della spazzatura possono essere svuotati regolarmente ed i cumuli abbandonati ovunque rimossi? Si può intervenire con maggiori controlli sulla prostituzione? Senza tutto ciò Napoli continuerà ad essere la città delle “eccellenze” mancate. L’avvocato Marinella De Nigris anzichè lanciare accuse all’imprenditoria, faccia mea culpa per come ha gestito ed aggravato ulteriormente le condizioni delle Terme di Agnano, ovviamente alle sue responsabilità si devono associare anche quelle del Sindaco de Magistris per le scelte nell’assegnazione degli incarichi che non brillano mai di efficienza visti i risultati che si registrano in tutte le partecipate del Comune di Napoli”.