Ad un game dalla finale dell’ATP 500 di Vienna, con il servizio a disposizione, Jannik Sinner e’
improvvisamente crollato. Avanti 6-3, 5-2 contro uno stremato
Frances Tiafoe, all’azzurro si e’ spenta la luce. Lo statuitense
ha cosi’ potuto risalire la china – avendo il merito di sfruttare
le chance concessegli dall’avversario – fino a cogliere una
vittoria che solo poco prima pareva un miraggio. Risultato del
blackout: 6-3, 5-7, 2-6 dopo due ore e 18 minuti di gioco. E
addio a quella che sarebbe stata la seconda finale di fila (la
sesta stagionale), dopo il trionfo ad Anversa. Domenica sara’
Tiafoe ad affrontare Alexander Zverev, che nell’altra semifinale
si e’ sbarazzato con un doppio 6-3 della stellina spagnola Carlos
Alcaraz.
Al di la’ del rammarico per l’occasione sfumata, un obiettivo
importante Sinner lo ha comunque raggiunto: da lunedi’ , a soli 20
anni e due mesi, entrera’ per la prima volta nella top ten
mondiale, al numero 9. Piu’ giovani di lui ci erano riusciti solo
Rafa Nadal, Nole Djokovic e Andy Murray.
Difficile dire se sull’esito dell’incontro abbia pesato di
piu’ il buco nero in cui e’ caduto Sinner o l’abilita’
nell’approfittarne di Tiafoe, n.49 del ranking, proveniente
dalle qualificazioni. L’altoatesino partiva favorito non solo
per la differente qualifica, ma anche per i due precedenti,
entrambi vinti. Sul veloce indoor della Wiener Stadthalle il
match e’ entrato nel vivo quando, con un break decisivo nel
quinto gioco – grazie a due fenomenali risposte sulle prime di
servizio dell’americano – Sinner e’ scappato via andando a
vincere il primo set. Nel secondo l’azzurro e’ partito ancora piu’
spavaldo e, con uno passante incrociato di rovescio, ha piazzato
lo “strappo”, subito confermato per un 3-0 che ha lasciato
sconsolato l’avversario. Con l’incontro che gli sfuggiva tra le
mani, a Tiafoe e’ rimasta solo la generosita’ che lo
contraddistingue e, dopo aver salvato altre due palle-break, ha
portato a casa un 3-1, che in quel momento sapeva tanto di game
della bandiera. Al servizio per chiudere il match, sul 5-2,
Sinner ha sbagliato un rovescio sul 15-0. E li’ e’ cambiato il
vento. Tiafoe ha visto uno spiraglio ed ha ottenuto il
contro-break. Completato il riaggancio ed in trance agonistica,
con il pubblico tutto dalla sua, ha quindi colto un altro break
che lo ha portato sul 6-5 a servire per il set, vinto a suon di
prime praticamente imprendibili.
Perso un set dopo 23 vinti di fila indoor, Sinner ha mollato.
Lo statunitense si e’ portato sul 3-1 e poi sul 5-2, con il
servizio a disposizione. E si e’ spalancato la porta della sua
terza finale in carriera.