Gran parte delle malattie e delle condizioni di malessere si associano ad uno stato infiammatorio cronico.
Il convegno scientifico su Infiammazione e stili di vita, giunto quest’anno alla 7a edizione ed organizzato dal dott. Libutti, Oncologo della ASL NA3 si terrà il giorno 7 ottobre presso la SALA CONVEGNI, EREMO DEI CAMALDOLI via dellEremo 8 a Napoli e vedrà la partecipazione di importanti Relatori della Federico II come il prof Formisano, ordinario di Patologia Clinica, e dell’Istituto tumori di Napoli e dell’ASL NA1 nonché del dott. Pizza primario della UOC di Oncologia della ASL NA3.
Il convegno verte sui meccanismi patogenetici della infiammazione cronica di basso grado come causa di importanti malattie (diabete, obesità, sindrome metabolica, steatosi etc) e sullo studio ed implementazione degli adeguati interventi sullo stile di vita (dieta ed attività fisica) per poter prevenire tali patologie.
Non ci sono sintomi precisi e individuare questa condizione infiammatoria a livello clinico è complicato. I sintomi sono vaghi e vari, spesso non si manifestano presto ma la condizione infiammatoria di basso grado persiste e si ripercuote sugli organi geneticamente più vulnerabili per il singolo individuo. Tra i principali sintomi che contraddistinguono un organismo con inflammaging troviamo aumento di obesità a livello addominale malessere diffuso, indolenzimento generalizzato, stanchezza cronica, difficoltà nella concentrazione, difficoltà a dormire, gonfiore addominale e problematiche gastrointestinali, sintomi anche di una alterata detossificazione epatica.
Alcuni fattori predispongono allo stato infiammatorio:
• Alimentazione squilibrata, eccessi alimentari.
• Sovrappeso con circonferenza della vita alta, obesità.
• Sedentarietà.
• Ritmo circadiano scorretto (il nostro “orologio biologico” che regola ad esempio il ritmo sonno- veglia).
• Abuso di alcol e farmaci.
Sembrerebbe esserci anche una correlazione tra depressione ed infiammazione. Uno studio che è stato pubblicato in un’edizione dell’American Journal of Psychiatry ha evidenziato che tra i pazienti affetti da depressione, le concentrazioni di due marker infiammatori, PCR e IL-6, sono risultati aumentati del 50 per cento, rispetto alla norma.
Altri aspetti importanti su questo tema sono legati all’ambiente in cui viviamo, respiriamo e da cui otteniamo il nostro nutrimento.
Le misure correttive da mettere in atto per prevenire questa patologia si traducono in adeguate politiche sanitarie ed in un risparmio per le istituzioni.

Durante un breve simposio satellite sarà presentata una app della prima azienda al mondo che combatte la infiammazione cronica e l’inflammaging attraverso un sistema di profilazione e consigli per modificare gli stili di vita

 

 

.