Dopo la presentazione a pioggia di decine di liste a sostegno dei candidati a sindaco, arrivano le cancellazioni della commissione prefettizia chiamata a valutare il rispetto di tempi e procedure. E sono cancellazioni importanti, perché chi ne esce peggio è il candidato del centrodestra Catello Maresca. Tré le esclusioni che lo riguardano. E se nel gruppetto ci sono le civiche che portano il suo nome (Catello Maresca e Catello Maresca Sindaco), il «caso» riguarda soprattutto l’uscita di scena (salvo riammissioni future) di Prima Napoli, lo schieramento che raccoglie i candidati della Lega. Il peso politico di questa esclusione è chiaro: Napoli è una delle più importanti città chiamate a eleggere il nuovo sindaco e il ruolo che la Lega potrà giocare nella performance del centrodestra dipende largamente dalla presenza o meno dei suoi candidati. Chiaramente a questo punto si aprirà la strada dei ricorsi, e quindi nonostante la decisione presa dalla commissione, ancora non è detta l’ultima parola. Però è altrettanto evidente che le ambizioni di Maresca siano legate anche all’apporto che il magistrato in aspettativa potrà ricevere dalla Lega, e la situazione che si ñ creata adesso rischia di mettere in discussione anche i rapporti tra il candidato del centrodestra ñ lo schieramento di S alvini. Già l’altro giorno è saltata una manifestazione elettorale nella quale al fianco di Maresca avrebbe dovuto esserci il sottosegretario Giorgetti. Nessuna frattura ufficiale, ovviamente, però il clima è teso, e il segnale di dove questa tensione possa portare arriverà prestissimo: tra due giorni è previsto l’arrivo a Napoli di Matteo Salvini, che dovrà presentare proprio la lista esclusa. Ieri il leader leghista, durante una manifestazione elettorale in Calabria, si ñ limitato a definire «assurda» l’esclusione, spiegando che il ricorso è già stato presentato. Ma al di là di dichiarazioni che non potrebbero che essere cosi, il segnale concreto sarà la sua presenza o meno sabato a Napoli. Oltre a Maresca perde pezzi anche Alessandra Clemente, l’erede indicata da de Magistris che, assieme a Bassolino, è stata la prima ad annunciare la propria candidatura. Lungo la strada è stata abbandonata da tanti ex fedelissimi del sindaco uscente: assessori, consiglieri e uomini di fiducia che si sono rivolti verso il candidato del centrosinistra Gaetano Manfredi. Ora Clemente deve registrare l’esclusione dalla competizione elettorale della lista Alessandra Clemente Sindaco. Ma resta fiduciosa: «Stiamo lavorando al ricorso che presenteremo al Òàã in tempi céleri. Crediamo in un esito positivo». Fulvio Bufi In corsa • Per le elezioni amministrative a Napoli sono state presentate 7 candidature a sindaco e 31 liste in loro appoggio. Ieri la commissione prefettizia ha escluso 5 di queste liste per irregolarità formali