Covid 471 persone a fronte di 20996 tamponi effettuati. Sono tre le persone decedute (nelle ultime
48 ore; 9 deceduti in precedenza ma registrati ieri).
I posti letto di terapia intensiva disponibili sono 656 mentre
quelli occupati sono 23. I posti letto di degenza disponibili:
3.160 e 379 quelli occupati.
La curva dell’epidemia di Covid-19 in Italia comincia a dare i primi segnali di una risalita, con
l’incidenza in aumento in otto regioni e in Calabria si
registrano numeri che annunciano l’ingresso nella zona gialla.
L’incremento dei decessi e’ stato di 75 in 24 ore, mentre la
campagna di vaccinazione procede e, secondo i dati elaborati
dall’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali
(Agenas), l’Italia si sta avvicinando al traguardo del 70% della
popolazione che ha ricevuto due dosi del vaccino anti Covid-19.
I dati del ministero della Salute indicano che i nuovi casi
positivi sono stati 5.498 in 24 ore, contro i 4.257 del giorno
precedente, individuati con 307.643 test fra molecolari e
antigenici rapidi: quasi il triplo rispetto ai 109.803 di 24 ore
prima. Di conseguenza nell’arco di 34 ore il tasso di positivita’
risulta ridotto dal 3,88% all’1,8%, ma risulta essere del 4,4%
facendo il rapporto fra il totale dei casi e i soli test
molecolari.
I decessi sono stati 75 in un giorno, contro i 53 di 24 ore
prima.
I ricoverati nelle unita’ di terapia intensiva sono
complessivamente 544, quattro in meno in 24 ore nel saldo tra
entrate e uscite. I nuovi ingressi giornalieri sono stati 49. I
ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono
complessivamente 4.252, 12 in meno rispetto al giorno
precedente.
Il monitoraggio quotidiano dell’Agenas indica pero’ un
aumento del tasso di occupazione delle terapie intensive che
tende ad aumentare in cinque regioni (Emilia Romagna, Friuli
Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna e Sicilia); nelle due isole
maggiori supera la soglia di allerta del 10% e raggiunge il 13%.
Per quanto riguarda l’occupazione di posti letto in reparto, 4
regioni (Abruzzo, Calabria, Campania, Sicilia) segnano un
aumento giornaliero. In particolare la Calabria (+1%) arriva al
17% e la Sicilia (+2%) al 23%, entrambe oltre la soglia
d’allerta del 15%.
Ancora nelle regioni, i dati del ministero della Salute
indicano che a registrare il maggiore incremento quotidiano e’
ancora la Sicilia, con 1.091 nuovi casi in 24 ore, seguita da
Lombardia (723), Veneto (583), Campania (471), Emilia Romagna
(455), Toscana (383), Lazio (283), Piemonte, Sardegna e Puglia
(220), Calabria (195), Liguria (120), Friuli Venezia Giulia
(112), Marche (102).
I dati nazionali indicano che la curva dell’epidemia di
Covid-19 e’ in leggera risalita, rileva il matematico Giovanni
Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo
‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). In
otto regioni si osserva poi un aumento dell’incidenza, nella
settimana scorsa rispetto a quella precedente, maggiore del 10%
e un trend di crescita; si tratta di: Basilicata (21%),
Provincia autonoma di Bolzano (14%), Calabria (30%), Friuli
Venezia Giulia (34%), Lombardia (13%), Marche (20%), Molise
(60%) e Veneto (21%).
Ormai e’ molto chiaro come l’andamento dell’epidemia e
soprattutto quello dei decessi siano legati a doppio filo con le
vaccinazioni e il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri
(M5s) ha rilevato che “in autunno e’ verosimile una
recrudescenza, prevalentemente tra non vaccinati, e se
resteranno questi i numeri e’ possibile che dovremo vedere nei
prossimi mesi ancora la morte di altre migliaia di persone,
forse anche 30.000, considerando i non vaccinati sopra i 50
anni”. Nel frattempo secondo i dati di Agenas l’Italia si sta
avvicinando al traguardo del 70% della popolazione che ha
ricevuto due dosi del vaccino anti Covid-19 e attualmente e’ al
terzo posto in Europa per numero di somministrazioni.