Dalla “viva voce” di Pier Paolo Pasolini alle sculture di Umberto Mastroianni, e poi la ricerca
artistica di Giovanni Leto e Michelangelo Galliani: sono alcuni
degli appuntamenti espositivi di questa settimana.
RIMINI – Si intitola “Io, Pier Paolo Pasolini” la mostra che dal
20 al 25 agosto sara’ allestita al Meeting di Rimini per
approfondire la poetica pasoliniana e la coincidenza nel
percorso esistenziale e professionale del celebre poeta,
intellettuale e regista tra il piano personale e il piano
pubblico. Un percorso per ascoltare direttamente Pasolini
attraverso il suo volto e la sua voce, grazie a 6 grandi
videoproiezioni e una performance collettiva e ininterrotta di
letture dei suoi testi (oltre 50 ore di performance, per 6
giorni consecutivi, tra articoli, poesie e interventi
dell’autore).
FIRENZE – Al Museo Marini la mostra fotografica “lūmĕn” di Clara
Melchiorre, in programma dal 21 luglio al 18 ottobre:
l’esposizione, che apre la rassegna “Metaluce” di Mario Nanni,
presenta 24 scatti tutti legati dal filo conduttore della luce
naturale, che entrano in relazione con le sculture di Marino
Marini presenti nel museo e con le architetture.
BAGHERIA – L’idea di una temporalita’ , portatrice di cambiamento
e nuova vita, fatta di fratture e discontinuita’ , e’ il fulcro di
“Corpus Temporis”, mostra di Giovanni Leto allestita a Villa
Cattolica Museo Guttuso (corpo c) fino al 5 settembre e a cura
di Rosalba Colla. La personale presenta installazioni, tele e
sculture costituite dalle costruzioni “pittoriche”
tridimensionali, caratterizzate dall’uso di pagine di giornale
attorcigliate, da decenni al centro della ricerca artistica di
Leto.
GIARDINI NAXOS (Me) – “Umberto Mastroianni. Dalla figurazione
all’astrattismo. 1939-1996” e’ la mostra in programma nel Parco
Archeologico di Taormina fino al 5 novembre. Esposte a pubblico
circa 30 sculture dell’artista frusinate, zio del popolare
attore Marcello, che raccontano le fasi della carriera di
Mastroianni, dai volti e le maschere in bronzo degli anni ’30
alle opere dinamiche e imponenti della maturita’ fino alle ultime
creazioni degli anni ’90, nelle quali il bronzo cede il passo
alla leggerezza e alla trasparenza del vetro.
CARRARA – Fino al 15 settembre lo scultore Michelangelo Galliani
sara’ ospite di Vo’ tre spazi contemporanei di Carrara con la
personale “Nebula”: dal trittico “Blu” (2012), composto da tre
incisioni a bulino su piombo, ai due “Vanitas” (2021),
rispettivamente in onice e marmo nero marquinia con tralci di
vite in foglia d’oro e d’argento, dall’opera “Rebvs vitae”
(2018), recentemente presentata alla Basilica di San Celso a
Milano, fino al trionfo di marmi bianchi e policromi del
polittico “Nebula” (2021), le opere sono pensate per entrare in
relazione con le sale settecentesche del Palazzo del Medico dove
sono esposte.
ONLINE – La figura di Enrico Caruso, pioniere dell’incisione
discografica e simbolo di un diverso modo, piu’ intimo e
borghese, di cantare l’opera rispetto all’eroismo tenorile
ottocentesco, accanto a quelle di Franco Corelli e Giuseppe Di
Stefano, protagonisti insieme a Maria Callas della scena lirica
degli anni ’50: e’ la mostra virtuale “Caruso, Corelli, Di
Stefano 1921-2021. Miti del canto italiano”, visitabile dal 2
agosto per un anno sui portali italiana.esteri.it e
teatroallascala.org. Celebrando 3 anniversari (la scomparsa, il
2 agosto del 1921 di Caruso e la nascita, nello stesso anno e a
pochi mesi di distanza l’uno dall’altro, di Di Stefano e
Corelli) la mostra permette agli utenti di muoversi liberamente
negli ambienti riprodotti del Teatro alla Scala e restituisce
con una narrazione immersiva il clima artistico in cui i tre
tenori si trovarono a operare.