Intervista a Don Dario Colle parroco della parrocchia S. Lorenzo Martire di Pianura
Nell’attesa interminabile quanto vicina della data ufficiale della canonizzazione di Don Giustino Maria Russolillo e nella ricerca di carpire le emozioni, le speranze e le aspettative dei religiosi Vocazionisti e no, che sentono un particolare legame con il Beato, presto Santo Don Giustino, abbiamo incontrato Don Dario Colle, giovane Diocesano formatosi nel cuore del quartiere natale di Don Giustino, Pianura, e ne ha seguito gli insegnamenti ammirandone ogni sua sfumatura. “Vivo l’attesa della canonizzazione con immensa gioia ed esultanza profonda, essendo nato qui a Pianura, all’ombra del Vocazionario tutta la grammatica di formazione che ha scandito i passi del mio cammino nasce sotto lo sguardo fraterno, buono e Santo di Don Giustino”. Con queste parole Don Dario ci accoglie nel suo ufficio a Pianura dove è Parroco.
Lei avverte un legame sempre vivo con Don Giustino in quanto religioso, ma soprattutto da Pianurese, nella sua esperienza quotidiana riscontra nei suoi fedeli un legame tangibile alla figura di Don Giustino?
“In tanti il ricordo è vivissimo, in questi anni ho incontrato moltissime persone che lo hanno conosciuto e che me ne hanno descritto la bellezza, la dolcezza, e il suo “fatti santo” che accompagnava i loro passi. Mi hanno raccontato di quante volte camminando e pregando per queste strade Don Giustino spargeva grani di rosario e la sua grazia di sacerdote e la sua benedizione ancora oggi porta tanti frutti perché Pianura è cresciuta e continua a crescere grazie alle sue preghiere”.
Padre la sua dedizione ed ammirazione nei confronti del “Parroco di Pianura” l’ha spinta a parlare e scrivere spesso di lui, recentemente ha scritto un canto, le va di parlarcene?
“ho avuto una divina ispirazione, mi fu chiesto un canto da Don Salvatore Musella, presidente della commissione canonizzazione del Beato Giustino Russolillo. Durante un nostro incontro mi furono date delle indicazioni. ll canto racconta la totale adesione alla chiamata di Dio e alla Grazia. Signore eccomi, quell’eccomi che sa di disponibilità, mi rendo disponibile al tuo amore, disponibilità e missionarietà che si fa servizio alle vocazioni, all’uomo affinché ritrovi e percorra al meglio il proprio cammino nella propria pienezza di senso, perché l’unica felicità è solo il volto di Gesù. Il canto nasce così: ci chiama al servizio e alla missione, all’ amore ed a spendersi come anime spose con totale dedizione proveniente da un fuoco d’amore che si accende nel cuore e che mai si spegne.
Lei ci ha raccontato di un ricordo ancora vivo in molti suoi parrocchiani che lo hanno conosciuto, ma i giovani invece come si rapportano alla figura di Don Giustino così imponente e sentita nel Territorio e non solo?
“Nei giovani c’è tanta speranza, è quella speranza per cui io vedo una bella possibilità per noi sacerdoti, ministri e per tutta la chiesa di dedicarci a loro totalmente perché c’è tanto di buono e di bello, c’è tanta fame e sete di quella autenticità che passa attraverso la testimonianza di Don Giustino. Tante volte mi sono soffermato con i giovani pianuresi che mi chiedono di lui. C’è un forte desiderio nel loro cuore di essere anche loro attraversati da quella bontà e grazia che pianura ha visto e di chi ancora, oggi tramite i racconti di chi lo ha conosciuto ne canta le meraviglie divine. Mi dicono “mi parli ancora di don Giustino?” “mi racconti cosa è successo?” gli occhi sorpresi dei giovani quando ascoltano i miei racconti sono indimenticabili. Un giorno il cielo si è affacciato su Pianura, furono queste le parole dell’allora parroco di Pianura, sarebbe nato Don Giustino. Quel cielo ancora oggi continua ad affacciarsi tutti i giorni. io credo sempre che don Giustino continui ad intercedere per i giovani affinché continuino a guardare al cielo come ad una verità, che è verità”.
La canonizzazione sarà un riscatto per il quartiere?
“Io guardo questo tempo come un segno di grande speranza e di fiducia, di comunione e sinodalità una nuova esperienza di Grazia dopo la Beatificazione nel 2011, per dire al mondo intero che nessuno deve rassegnarsi ma si può fare qualcosa e don Giustino ci ha insegnato che questo qualcosa, se ha il cuore di Dio, diventa un apostrofo stupendo di Grazia e bellezza. Spero in una bella novità per Pianura e per le case Vocazioniste “
In merito alle novità si vocifera di un suo possibile trasferimento, di una nuova missione. Può dirci qualcosa?
“Ho avuto comunicazione da poco del mio trasferimento. Benedico il Signore per questi anni in san Lorenzo martire a Pianura (Na). Adesso mi appresto ad una nuova missione nella Parrocchia Santa Maria del riposo a Baia (Bacoli). Con l’eccomi del cuore all’amore di Dio, vado avanti! Sicuro che ovunque io vada porterò sempre con me, nel mio cuore, il mio caro amato Don Giustino”
A cura di Grazia Ritrovato